La scorsa domenica 2 febbraio “Villa Brandolini” a Solighetto ha ospitato l’annuale appuntamento che l’associazione musicale “Toti Dal Monte” promuove in occasione della ricorrenza internazionale del Giorno della Memoria.
“Donne e uomini con il triangolo e la stella. Testimonianze e musiche di autori ebrei” è stato il tema scelto per quest’anno dove si sono alternate alcune letture, le musiche della “Piccola Orchestra Veneta” e delle esecuzioni canore interpretate dai cantanti Enrico Nadai e Jessica Della Colletta.
Presenti all’evento Luisa Cigagna, vicesindaco di Pieve di Soligo, il consigliere della Regione Veneto Alberto Villanova e Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.
Le letture proposte, frutto della ricerca storica di Sofia Facchin, hanno dato voce, oltre agli ebrei perseguitati, anche alle minoranze etniche e religiose che, insieme a omosessuali, disabili e malati di mente, sono state internate nei campi di concentramento.
I cantanti Enrico Nadai e Jessica Della Colletta hanno duettato per interpretare alcuni testi contemporanei, come la canzone di protesta pacifista “We Shall Overcome” di Springsteen o “Khorakhanè (A forza di essere vento)” di De André, per ricordare che anche i rom sono stati vittime della crudele persecuzione nazista.
Per l’ultima esecuzione, “Hava Nagila”, conosciutissima canzone popolare ebraica, ha partecipato anche il pubblico battendo le mani.
Per la Piccola Orchestra Veneta, diretta dal Maestro Giancarlo Nadai, erano presenti i violinisti Leonardo Mariotto e Elia d’Errico, il violoncellista Federico Covre, il mandolinista Claudio Doni, il chitarrista Tiziano Vettoretti, il bassista Nicola Boatin e il pianista Andrea Mazzer.
Per il coordinamento fra lettori, cantanti e musicisti, il plauso va alla professoressa di canto Loredana Zanchetta.
Alla fine dello spettacolo, il presidente dell’associazione musicale “Toti Dal Monte”, Giancarlo Nadai, ha voluto omaggiare ogni artista e il pubblico lo ha seguito con un lunghissimo e accorato applauso.
Questo evento, come hanno concluso le tre voci narranti, chiedendo in prestito alcune parole di Primo Levi, “non è dedicato ai padri, bensì ai figli e ai figli dei figli, allo scopo di dimostrare quali riserve di ferocia giacciono in fondo all’animo umano e quali pericoli minacciano, oggi come ieri, la nostra civiltà”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Associazione musicale “Toti Dal Monte”).
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