La pioggia di queste ore a Londra si mescola alla commozione e al senso di perdita dei suoi cittadini: la morte della sovrana, la Regina Elisabetta II, ha scosso dal profondo.
“La città è incredula – racconta Manuel Baù, 34enne originario di Crocetta del Montello e nella capitale britannica da ormai 11 anni – c’è un’aria cupa, pesante, molto triste. Passare di fronte a Buckingham Palace significa percepire davvero la grandezza di questo evento: una fila di migliaia di persone attendono di lasciare un fiore di fronte ai cancelli di palazzo, tutti in silenzio, rispettosi del lutto che ha toccato un’intera nazione”.
La capitale è quasi immobile, bloccata in una cappa di smarrimento, nonostante tutti sapessero da mesi che la Regina non fosse più in forma smagliante: “Tutta Londra parla della Sovrana – continua Baù – ormai da tempo ci si interrogava sul futuro, su cosa sarebbe successo e ora che ciò è davvero avvenuto la domanda risulta ancora più forte: d’ora in poi come sarà? Sembra strano, quasi impossibile, questo è uno di quegli avvenimenti di cui percepisci l’immane grandezza, un giorno inciso nella storia. Anche i più scettici, i britannici contrari alla monarchia, sono comunque toccati da questo lutto”.
L’apice si raggiungerà sicuramente il giorno dei funerali solenni (il 19 settembre ndr): “A rifletterci giunge quasi un senso di stanchezza – conclude il giovane italiano – chi vive a Londra ha sicuramente avuto modo di vedere almeno una volta Queen Elizabeth: ad eventi o parate, ogni volta erano momenti festosi, di gioia. Chissà se il suo successore, il nuovo Re Carlo III, avrà le medesime capacità della madre, se riuscirà a fare breccia tra i suoi sudditi”.
Proprio questa sera il nuovo sovrano si rivolgerà per la prima volta, nella nuova veste, ai cittadini del Regno Unito.
(Foto: per gentile concessione di Manuel Baù).
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