Con la festa del Santissimo Nome di Maria si vuole rievocare l’amore della Madonna per il suo Santissimo Figlio che è l’amore della Madre per ognuno di noi, figli suoi. In questo giorno è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore affinché, foriera di grazie, sia invocata con devozione.
Siamo subito dopo la Natività della Vergine: Anna partorisce una bambina a cui viene dato nome Maria. Al di là delle diverse ipotesi sul suo significato, dopo il nome di Gesù non c’è nome più dolce e soave da invocare di quello della Madre Sua e nostra. Il nome di Maria porta grazie a chi lo invoca, consola chi è afflitto, allieta la terra tutta. Ma il nome di Maria fa anche inchinare gli angeli al solo pronunciarlo, e fa tremare dalla paura i demoni.
Maria è uno dei nomi più diffusi nel mondo ebraico e diverse sono le interpretazioni date al suo significato. Una delle prime si deve al fatto che Anna ringraziò molto dopo aver avuto la bambina, perciò l’avrebbe chiamata “dono ricevuto da Dio”. Comunissima, inoltre, l’interpretazione che fa discendere il nome Myriam da “mrr”, cioè “essere amaro”. Questo ben si collegherebbe alla tradizione di Maria, Madre del dolore. Tra le ipotesi più accreditate, Maria si fa risalire anche alle radici “or”, luce, più “yam”, mare, e quindi vorrebbe dire “illuminatrice” ma anche ”stella del mare”, con probabilità di equivoco tra “stella” e “stilla” e quindi anche “goccia del mare”. Come la stella, infatti, indica il sereno dopo la tempesta, così la Madonna, entrando nell’anima, allontana il peccato e fa tornare il Signore nel cuore dell’uomo. In Maria, poi, è raccolto “un mare di grazie” e tutte vivono in lei.
Nel 1513 per la prima volta, da Roma, Papa Giulio II concede alla diocesi di Cuenca, in Spagna, di festeggiare il Santo Nome di Maria, come erano già abituati a fare, il 12 settembre di ogni anno. Soppressa, viene poi ripristinata da Sisto V e nel 1622, estesa da Gregorio XV ad altre diocesi locali e quindi all’intera Spagna. Nel 1671 viene festeggiata anche nelle diocesi di Napoli e Milano. Nel 1683, poi, in onore della vittoria a Vienna dei polacchi sui turchi che minacciavano la cristianità, Papa Innocenzo XI, come segno di rendimento di grazie, estende la festa a tutta la Chiesa universale, fissandola però alla domenica compresa nell’Ottava della Natività. A riportarla alla data tradizionale del 12 settembre sarà Pio X.
(Foto: web).
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