Molti sostenitori della Lega Nord hanno accolto con “un clima molto positivo” – come fanno sapere dal suo entourage – Matteo Salvini, che con il tour elettorale ha fatto tappa a Treviso.
La loggia dei 300 (gremita) ha fatto da teatro al comizio e alla presentazione dei candidati trevigiani del partito di Salvini. Insieme al leader del Carroccio anche il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia il cui nome molto spesso è stato affiancato al ruolo di ministro in caso di vittoria del centro destra. “Ringrazio della stima, ma rimango in Veneto” ha sempre risposto il Governatore.
Prima dell’incontro con la cittadinanza a cui ha partecipato anche il ministro per le disabilità Erika Stefani, Matteo Salvini ha voluto incontrare in Municipio, in un colloquio durato circa 30 minuti, il primo cittadino del capoluogo della Marca e presidente di Anci Veneto Mario Conte: “Abbiamo affrontato i temi legati ai sindaci e agli amministratori locali – spiega il sindaco – è stato l’unico leader di partito che ufficialmente mi ha chiesto quali sono i problemi che i primi cittadini devono affrontare ogni giorno, dai segretari comunali ai dipendenti, dalla burocrazia alle responsabilità”.
“Baby gang noi non le vogliamo – spiega Salvini dopo aver ringraziato i giovani trevigiani presenti – e quindi se qualcuno fa casino e dobbiamo mandare la Polizia Locale la multa la pagheranno mamma e papà e non i trevigiani”.
Nella Marca ovviamente Salvini non ha potuto non parlare del tema dell’autonomia tanto più se nella giornata di oggi, lunedì 5 settembre (ieri per chi legge ndr) a Bolzano, dove il segretario della Lega ha fatto tappa prima di arrivare a Treviso, si sono svolte le celebrazioni per la “giornata dell’Autonomia 2022” a 50 anni dal secondo statuto. “In caso di vittoria il 25 settembre – spiega Salvini – dopo anni di battaglie, referendum e gazzebi abbiamo la forza perchè l’autonomia diventi realtà. La lega che è prima forza politica a Treviso e in Veneto è l’unica garanzia che questo avvenga, dopo averci provato con i 5 Stelle e con il Pd che hanno sempre detto no”.
Altro tema caldo del momento affrontato da Salvini sono i rincari delle bollette di Luce e Gas con cui i cittadini devono fare i conti in questo periodo dell’anno: “ritengo giusto che l’Europa abbia introdotto delle sanzioni per fermare la guerra, ma queste non hanno sortito l’effetto desiderato. Quelli che stanno pagando il conto delle sanzioni sono le famiglie e le imprese e quindi noi chiediamo che l’Europa metta i soldi per pagare gli aumenti delle bollette così come hanno fatto altri governi”.
Durante i 25 minuti di comizio Matteo Salvini ha spiegato ai trevigiani tutti i punti del programma elettorale del suo partito concludendo poi con qualche attacco ai “rivali” del centrosinitra “i comunisti di una volta – anche se ormai non esistono più i comunisti – erano più seri di quelli di oggi. Una volta si occupavano degli operai oggi parlano di legalizzare le droghe”.
(Foto: Facebook – Luca Zaia)
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