Schiacciamento toracico e conseguente asfissia: questa la causa della morte di Paolo Vaj, secondo il medico legale Alberto Furlanetto che ha depositato in procura la relazione sull’autopsia effettuata sul corpo del 57enne ucciso nella notte del 18 luglio, nella casa di via Cal dei Romani a Serravalle.
In carcere per l’omicidio ci sono la compagna della vittima, la 52enne Patrizia Armellin, e Angelica Cormaci, 24enne siciliana amica della donna che conviveva con la coppia. Le due sono indagate con l’accusa di omicidio volontario.
Le conclusioni del medico legale sono pesantissime per la posizione delle due donne: secondo la perizia, infatti, entrambe avrebbero agito per uccidere il 57enne.
Probabilmente salendo sul suo corpo mentre l’uomo era semisdraiato sul divano, dove sarebbe stato trovato poi il suo cadavere. Gli avrebbero poi premuto un cuscino sul volto, trattenendogli le braccia sollevate sopra la testa, in una condizione di “minorata difesa”.
Il peso dei loro corpi sul torace dell’uomo avrebbe provocato lo sfondamento delle costole e l’asfissia che lo ha ucciso. Riscontrata dal medico legale anche una lesione alla testa, un colpo violento non sufficiente a provocarne la morte ma a stordirlo.
Nella perizia sono contenuti anche i risultati degli esami tossicologici, che hanno confermato un elevato tasso alcolico nel corpo dell’uomo. Le due donne avevano ammesso di averlo colpito perché lui stava picchiando Patrizia. Angelica si era inizialmente assunta la responsabilità dell’accaduto, dicendo di averlo soffocato con cuscino.
Una versione mai confermata ufficialmente, che ora sembra smentita dall’esito dell’autopsia. Così come la tesi della legittima difesa sembra essere sconfessata dalla perizia sui telefoni cellulari delle due donne. Il perito ha infatti intercettato alcuni messaggi nei quali Angelica scriveva a Patrizia: “Quello lo voglio morto”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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