La solenne celebrazione conclusiva dei festeggiamenti in onore di San Tiziano, patrono della diocesi di Vittorio Veneto, è stata caratterizzata da due momenti importanti: l’eucarestia presieduta dal cardinale Beniamino Stella e l’offerta della lampada votiva da parte del sindaco Stefano Cesa del nuovo comune Borgo Valbelluna, che ha scelto San Tiziano come proprio patrono.
La liturgia tenutasi nella cattedrale di Ceneda nel pomeriggio di domenica 19 gennaio è stata concelebrata dal vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo e dal vescovo emerito Ovidio Poletto della diocesi di Concordia-Pordenone, nato a Caneva nel 1935, presbitero della diocesi di Vittorio Veneto.
È stata animata da una formazione corale composta dai coristi dei cori di Carpesica, Cozzuolo, Formeniga e da altri provenienti dalle tante corali presenti nelle parrocchie diocesane. Formazione vocale diretta da Camillo De Biasi, direttore del coro di Carpesica, firma per le pagine culturali del settimanale L’Azione. La cerimonia è stata ripresa e diffusa in diretta dalla Tenda Tv e da Radio Palazzo Carli.
“A partire dal nostro battesimo – ha sottolineato il cardinal Stella – siamo anfore della presenza di Dio. Per questo dobbiamo trasmettere tale ricchezza interiore al mondo che ci circonda, nella nostra famiglia, nell’ambiente di lavoro, nella vivere di ogni giorno“.
Alla fine della liturgia circa un’ottantina di persone provenienti dalla Forania Zumellese hanno seguito il primo cittadino Stefano Cesa, sceso nella cripta, dove ha portato il cero votivo presso l’urna dove sono conservate le reliquie di San Tiziano. Il nuovo comune Borgo Valbelluna nasce dalla fusione dei tre comuni precedenti, Lentiai, Mel e Trichiana, appendice della provincia di Belluno della diocesi di Vittorio Veneto.
Alla cerimonia erano presenti tutti i sacerdoti in servizio nella unità pastorale Zumellese e quelli nati in tale area geografica, don Stefano Sitta e don Alberto Sartori. “Il cardinal Stella che ha rimarcato il pensiero di papa Francesco – ha dichiarato Stefano Cesa – ci ha invitati a non essere indifferenti rispetto alle periferie umane ed esistenziali, ad essere responsabili nel nostro agire per costruire comunità fondate sull’umanità. E questi sono i sentimenti nei quali l’amministrazione comunale si riconosce e l’auspicio che tali principi siano le basi costituenti del nuovo comune Borgo Valbelluna e gli elementi fondanti ed identitaria di questa nuova comunità“.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
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