È trevigiano il protagonista (in negativo) dell’episodio razzista che si sarebbe verificato mercoledì 17 agosto al Pronto Soccorso di Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine: si tratta di un uomo, già lavoratore stagionale nella città balneare friulana, che avrebbe insultato pesantemente un medico di origine camerunese con duri attacchi di stampo xenofobo.
Come riporta l’agenzia Ansa sul proprio sito web, il paziente, un 59enne di Treviso dove risulterebbe “senza fissa dimora”, ha anche rifiutato di ricevere le cure del dottor Andi Florin Nganso Fenjiep (in foto), 35 anni, per il colore della sua pelle.
Assistito dall’avvocato Cathy La Torre di Bologna, il medico ha presentato ieri querela scritta al Comando dei Carabinieri di Lignano Sabbiadoro, e ha confermato di essere stato apostrofato con insulti da parte del paziente che avrebbe anche sollevato una bagarre nel punto di primo soccorso tale da rendere necessario l’intervento di una pattuglia dei militari dell’Arma.
È stato lo stesso dottor Nganso a raccontare la vicenda sul proprio profilo Instagram (qui il link): “Il mio aggressore ha spesso citato il presidente Luca Zaia, suggerendo che il presidente della sua Regione, il Veneto, mi avrebbe “eliminato”; rimozione forzosa di un corpo, di una persona e di un’umanità (la mia) definita più volte sporca e schifosa”.
Sul profilo Instagram dell’avvocato del dottor Nganso si possono ascoltare passaggi audio degli insulti denunciati dal sanitario (qui il link), accompagnati da bestemmie.
“Ho appreso di quanto raccontato da questo medico e, da come descrive la vicenda, si tratta di un episodio vergognoso – ha commentato Zaia -. Non conosco i fatti: ho semplicemente letto il post che ha pubblicato su Instagram, denunciando l’accaduto. Va necessariamente fatta chiarezza assoluta su questo episodio, sul quale mi auguro ci sia modo di andare a fondo”.
“Se un cittadino va in giro facendo il nome del presidente della sua Regione – ha proseguito Zaia -, non significa che sia legittimato a parlare in nome e per conto del presidente della sua Regione. Soprattutto con simili affermazioni. Io ripudio nel modo più totale ogni forma di razzismo, e di violenza sia verbale che fisica”.
Sulla xenofobia, il governatore prende chiaramente le distanze: “Considero il razzismo un’onta sociale. A questo medico va tutta la mia solidarietà” ha concluso.
Sull’accaduto, le Forze dell’ordine faranno rapporto all’Autorità giudiziaria, per una valutazione dei fatti da parte della Procura di Udine.
(Foto: Instagram).
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