Revine Lago, tranciate 75 viti da un terreno. Il proprietario: “Sicuramente il responsabile è del posto”

C’è ancora tanto stupore nelle parole di Silvano Bernardi, proprietario di un terreno a ridosso del cimitero di Revine Lago, che alla vigilia dell’Epifania si è visto tranciate 75 viti nel proprio possedimento.

Nel terreno, prima curato dal padre, Bernardi aveva fatto piantare una varietà di vitigno che non richiede trattamenti, – si tratta del Cabernet Cortis – fatto arrivare da Bolzano: una scelta compiuta al solo scopo di tenere in ordine una proprietà che è anche ricordo della figura paterna.

Il mio non è certo un vigneto da produzione – ha spiegato Silvano Bernardi – e dispiace, per quanto successo, non tanto per il vigneto in sé, ma per l’idea che ci sia in giro qualcuno che, per fare queste cose, evidentemente non ha avuto nulla dalla vita. Non vorrei essere al suo posto”.

“Ribadisco che il mio non è certo un vigneto da produzione, sia perché per me curarlo significa portare avanti un hobby e, allo stesso tempo, fare ciò è per me segno di rispetto verso la famiglia, ma anche per le dimensioni. – ha aggiunto il proprietario – Per questo credo che sicuramente sia stato qualcuno del posto e non certo una persona del mondo del prosecco“.

Ho fatto regolare denuncia ai Carabinieri, ma è difficile trovare il responsabile in questo caso. – ha dichiarato Bernardi – Posso dire con certezza, però, che pianterò nuovamente le mie viti: ciò serve per tenere pulito il terreno di mio padre e non per ambizioni particolari in ambito vitivinicolo”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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