Assemblea provinciale di Avis Treviso: donazioni in leggero calo e pochi medici. “Giovani fatevi avanti”

Treviso Avis provinciale

“Sono grata a tutti voi per l’impegno che costantemente dedicate affinché non venga meno il nostro Dono a chi ne ha bisogno. Anche quest’anno la nostra responsabilità e i nostri cuori hanno portato risultati per i quali possiamo esprimere piena soddisfazione”.

Così Vanda Pradal, presidente dell’Avis Provinciale di Treviso, si è rivolta alle centinaia di donatori di sangue che domenica pomeriggio hanno presenziato ai lavori dell’assemblea ordinaria dell’Associazione di volontariato più numerosa, quasi 35mila soci, nella Marca Trevigiana.

Presenti nella sala degli Istituti Filippin di Paderno del Grappa oltre 450 donatori di sangue, un delegato ogni 150 iscritti, provenienti dalle 89 Comunali di tutta la provincia di Treviso. Oltre ai presidenti e delegati hanno presenziato ai lavori i componenti del Consiglio direttivo e quelli del Collegio dei revisori provinciali in carica.

Un appello dei giovani ai giovani. Presenti sempre nelle tante iniziative promosse sul territorio della Marca, almeno un centinaio i giovani donatori di sangue Avis che offrono il loro tempo a sostegno dell’Associazione. “L’Avis provinciale di Treviso – hanno detto in Assemblea – punta su di noi e noi ci sentiamo responsabili. Ma abbiamo bisogno anche di nuove idee, giovani fatevi avanti”.

Tante le testimonianze portate dai presidenti delle Comunali e dai delegati per migliorare relazioni con il personale sanitario e l’utilizzo di nuovi macchinari per la lavorazione del sangue. Va data importanza all’accoglienza e al congedo del donatore nelle strutture per la raccolta del sangue. «Deve essere contento quando esce dalla donazione – è stato detto -, affinchè possa ritornare”.

Molti i medici in sala che hanno riconosciuto all’Avis provinciale di Treviso la potenzialità, rispetto ad altre città regionali e italiane, della donazione del sangue. Il numero delle sacche ha sempre soddisfatto l’autosufficienza nella Marca, «Anzi di più» è stato più volte sottolineato. Il sistema trasfusionale è in evoluzione. E in ballo non ci sono solo nuove regole europee ma anche altri modelli organizzativi.

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Una relazione quella presentata dalla presidente – è stato detto – dove non si sono nascosti i problemi, a iniziare da quello del calo delle donazioni. I nodi vanno sciolti e affrontati. “E’ necessario quindi più che mai – hanno affermato in molti – esortare alle donazioni”.

“State facendo un buon lavoro, state diffondendo concretamente una cultura del dono di sangue. Noi contiamo su di voi – ha affermato Francesco Benazzi, direttore generale Ulss2 Marca Trevigiana – Il sangue va usato bene e, grazie al vostro impegno e responsabilità, abbiamo una autosufficienza. Stiamo riorganizzando i servizi ospedalieri. La Cardiochirurgia e i reparti per le terapie contro i tumori saranno presto potenziati. Questo – ha continuato il direttore generale – significa che avremmo ancora più bisogno di sangue. Cureremo sempre più persone ammalate di tumore e avremmo bisogno di un maggiore utilizzo di sangue. Avremo più bisogno di voi e sono certo che, come sempre, il vostro impegno non mancherà. Anche per questo motivo presto assumeremo nuovi medici per rinforzare il rapporto tra l’Ulss 2 e l’Avis Provinciale”.

“Ci corre l’obbligo di segnalare ancora una volta e con forza un elemento che per Avis – ha spiegato la presidente Vanda Pradal – sta diventando una criticità importante: la mancanza di medici e di operatori sanitari nella nostra Unità di raccolta, la difficoltà di reperirli e formarli. Insistiamo ancora nel chiedere che i medici in specializzazione possano ottenere l’autorizzazione ad operare nella nostra Udr».

LE DONAZIONI

Il 2017 ha registrato una raccolta complessiva di 49.375 sacche, con un decremento del 2,32% rispetto all’anno precedente. E nello specifico 40.679 sacche di sangue intero, 7.703 plasmaferesi e 993 piastrine. La raccolta associativa è stata di 13.189 unità, mentre quella nei C.T. (Centri trasfusionali) di 36.187. Le cessioni di sacche intra ed extraregionali sono state 7.300. Il 2017 è stato un anno di continua chiamata alla donazione e le attività promosse dall’Avis della provincia di Treviso sono state moltissime. Tutte le richieste, spesso con cadenza giornaliera, sono comunque state soddisfatte.

I DONATORI

I soci donatori della nostra provincia al 31.12.2017 sono stati 34.475, di cui attivi 31.845. Tra gli attivi 11.130 sono donne e 20.715 uomini. Le donne hanno effettuato 13.932 donazioni e gli uomini 35.443. I donatori extra-europei sono 299 donne e 422 uomini. L’impegno profuso sul territorio da tutti i presidenti e i loro collaboratori nel corso del 2017 è stato premiato e ha portato all’iscrizione 2.321 nuovi donatori. Le donne sono 1.053, gli uomini 1.268. Da segnalare che il 39% hanno una fascia di età tra i 18 e 25 anni e ancora il 25,38% tra i 26 e 35.

(Fonte e foto: Avis Provinciale).
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