Sabato 30 luglio si è svolta una biciclettata di beneficenza, organizzata dall’Associazione Sportiva di Mountain Bike “Roccia Team” al fine di raccogliere fondi per Petit Port, una Onlus che dal 2010 finanzia progetti per l’ospedale pediatrico di Pordenone.
Sono partiti alle 5 del mattino dalla piazza di Caneva e sono giunti a destinazione alle 18 nella magnifica piazza della Signoria a Firenze, dove, ad aspettare i dieci pedalatori, c’erano le mogli con i rispettivi figli.
Il percorso ha coinvolto la Marca, toccando tra gli altri Comuni Cordignano, Conegliano e Treviso ed ha attraversato anche Ferrara e Bologna fino ad arrivare a destinazione nel capoluogo toscano.
“L’ idea è sorta dopo la nascita, all’interno del nostro gruppo, di quindici bambini. – ha spiegato Andrea Artico, vice presidente dell’associazione sorta negli anni ’90, agli albori dell’arrivo della mountain bike – Siamo tutti appassionati, organizziamo gare a livello internazionale e amiamo le sfide. Nel 2018 abbiamo portato a segno una meta molto importante per noi giungendo, in due giornate, dopo avere percorso 640 km in bicicletta, in uno dei più importanti monumenti italiani, il Colosseo di Roma.
Nel 2019, in onore del nostro presidente Stefano Armellin, nato in Svizzera, siamo giunti, facendo 600 km, in un paesino vicino a Zurigo. A fermarci nel 2020 e nel 2021 è stata, purtroppo, la pandemia, ma sabato siamo ripartiti con l’obiettivo di percorrere 420 km e di arrivare nella magnifica città di Firenze”.
Protagonisti del progetto sono stati i pedalatori Stefano Armellin, Marco Dadda, Denis Piai, Luca Polese, Andrea Cescon, Andrea Della Giustina, Ivo Da Ros, Christian Altinier, Maico Gava, Nicholas Mazzon e tre persone che si sono occupate di guidare il furgone e fare le dirette su Facebook: Andrea Artico, Oscar Gava e Bruno.
Tutti giovani che hanno deciso di raccogliere fondi al fine di dare un contributo reale a chi ne ha davvero bisogno, come i bambini della pediatria di Pordenone che durante questi due anni hanno vissuto momenti ancora più difficili. Per questo è importante per loro avere un supporto dall’esterno.
(Foto: Roccia Team).
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