Respinto il ricorso di Electrolux contro la reintegra del sindacalista Augustin Breda, e le motivazioni il giudice del lavoro del Tribunale di Pordenone le riassume in otto pagine di sentenza: il giudice ha spiegato i motivi che hanno visto respinte tutte le argomentazioni prodotte da Electrolux sia contro la prima ordinanza della fase sommaria, in cui veniva dichiarata la nullità del licenziamento e sia alle nuove obiezioni ritenute “inammissibili” o di “dubbia veridicità” sul licenziamento comminato nel giugno 2017 al sindacalista dell’Electrolux.
La vicenda ha visto nel 2017 un duro scontro tra la multinazionale e gli operai dello stabilimento di Susegana, sfociato in decine di ore di sciopero e manifestazioni di protesta, anche presso Unindustria Treviso a difesa del loro rappresentante sindacale.
Secondo il Tribunale di Pordenone il “noto ed attivo leader sindacale della FIOM CGIL” Augustin Breda è stato licenziato “non tanto alla assai intensa specifica attività sindacale svolta, quanto invece al peculiare ruolo rivestito dal Breda di membro commissione bilaterale Cotepa”, una commissione che interviene sui temi collegati a ritmi, tempi e cicli di lavoro e loro effetti sulla salute del lavoratori.
Dalle ripetute denunce si era mosso anche lo Spisal che si era recato per la prima volta in azienda. Ora Electrolux ha 60 giorni dal deposito delle motivazioni della sentenza per decidere una nuova opposizione. Decisione che la stessa multinazionale ha già anticipato di voler fare e sulla quale Augustin Breda ha più volte invitato l’azienda a chiudere con il contenzioso che li vede contrapposti dal maggio 2017.
Secondo Breda ci sono tutte le condizioni ora “per concentrarsi tutti nel delicato confronto che spetta sindacato e azienda da inizio 2020 in poi, nella edificazione della nuova fabbrica tecnologica, così come prevede l’accordo del giugno 2019”.
Una commissione bilaterale, con apporto di esperti esterni, detta “cantieri” sarà chiamata ad un ruolo attivo su tutti i temi collegati a innovazione digitale, tecnologica e di interconnessione, a cui si collega il delicato tema della gestione dei big data e relativi algoritmi, presenti nella fabbrica, oltre che delle questioni della sostenibilità ambientale e delle future condizioni ergonomiche e di lavoro, che saranno parte della fabbrica 4.0 a regime per inizio 2023.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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