Grande Guerra come prodotto turistico del Veneto, presentato il progetto di legge con primo firmatario Marzio Favero. Ruolo di primo piano per il MeVe

Nella commissione Cultura del Consiglio Regionale del Veneto è stato avviato il percorso del progetto di legge “La Grande guerra infinita”, con la presentazione del consigliere regionale ed ex sindaco di Montebelluna Marzio Favero, primo firmatario e già presidente del comitato tecnico scientifico per il centenario della Grande Guerra.

Il progetto di legge è stato sottoscritto anche dal capogruppo della Lega-Liga Veneta in consiglio regionale, il consigliere regionale Alberto Villanova, e dalla presidente della commissione, il consigliere regionale Francesca Scatto.

L’obiettivo è dare continuità alle iniziative, manifestazioni e studi prodotti per il centenario della Grande Guerra in Veneto e a valorizzarne luoghi, memoriali e percorsi in una esperienza turistica e culturale permanente.

“Gli effetti del primo conflitto mondiale perdurano tuttora – commenta Favero -, come dimostrano la spartizione dell’Europa e del mondo in aree di influenze fino all’invasione russa dell’Ucraina, la formazione dei totalitarismi da un lato e il progetto degli Stati Uniti d’Europa dall’altro, e la ‘guerra mondiale a pezzi’, come l’ha definita papa Francesco, che continua a insanguinare il mondo. Quel trauma collettivo è stato come un terremoto le cui onde sismiche arrivano sino ad oggi”.

“Conoscere e capire le dinamiche della guerra infinita – continua – che attraversa tutto il Novecento e arriva ai giorni nostri, e che ha avuto in Veneto uno dei fronti principali, significa comprendere la portata storica di un evento che ha cambiato in modo irreversibile i connotati della nostra società e del mondo, educare al senso civico e ad un’etica di responsabilità. Al di fuori di ogni retorica o retaggio nazionalistico, il Veneto può essere considerato un museo diffuso, capace di proporre un ‘viaggio di formazione’ nella storia e nella coscienza contemporanea”.

Un ruolo importante lo giocherà il MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra, ospitato in Villa Pisani a Biadene di Montebelluna, che potrà diventare il perno di una rete di proposte di turismo culturale con itinerari diffusi dedicati ai luoghi e alle esperienze degli eventi bellici del secolo scorso.

“Il Memoriale Veneto dovrà mettere in rete la ricerca e promuovere la didattica – conclude il consigliere regionale – La Regione Veneto negli ultimi vent’anni ha speso oltre 30 milioni di euro per le celebrazioni della Grande Guerra. Il Veneto con 1300 luoghi legati al conflitto bellico, 56 itinerari, decine di recuperi o allestimenti museali, dieci produzioni cinematografiche e altrettante mostre di grande livello può coagulare attorno al Memoriale Veneto di Montebelluna un originalissimo museo diffuso da promuovere e valorizzare con una programmazione triennale come destinazione turistica di prim’ordine, per il turismo culturale e di formazione nazionale e internazionale”.

Il progetto era stato annunciato dallo stesso Favero in occasione dell’evento “Montello: destinazione futuro”, nel quale è stato sottoscritto il documento che istituisce la Dmc Montello (vedi articolo).

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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