Relativamente alle affermazioni del comitato per la difesa della sanità pubblica dell’Alta Marca il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, precisa quanto segue: in relazione al punto nascita dell’ospedale di Vittorio Veneto c’è la forte volontà della Regione di mantenerne la piena operatività.
È evidente che ciò è possibile, stante l’attuale carenza di medici (legata alle errate scelte a livello nazionale) e in attesa dei concorsi dell’Azienda Zero, solo ricorrendo al “supporto” di personale esterno.
Non vi è, in relazione al punto nascita di Vittorio Veneto, alcuna esternalizzazione del servizio al privato, semplicemente ci avvaliamo di alcuni “professionisti a gettone”, con un ottimo curriculum e una solida esperienza professionale, che vanno ad integrare l’équipe di ostetricia-ginecologia, garantendo alle donne che partoriscono a Vittorio Veneto un’ottima qualità del servizio, sia a livello medico che di comfort alberghiero.
Per le donne la presenza di “medici a gettone” a integrazione dell’équipe di ostetrica non comporta alcun disagio o problema: com’è noto durante la gravidanza le donne si fanno seguire dal proprio ginecologo di fiducia e al momento del parto trovano, a Vittorio Veneto così come in tutti gli altri punti nascita, un’équipe di professionisti sia a livello medico che ostetrico, che dà loro la massima garanzia.
“Concludo con un invito al comitato che critica la scelta dei “professionisti a gettone” – sottolinea Benazzi – se avete a disposizione ginecologi o pediatria da assumere, noi procediamo domani mattina. Invito le donne a scegliere di partorire a Vittorio Veneto, in un ambiente che offre loro elevate professionalità e ambienti confortevoli”.
(Fonte: Ulss2 Marca Trevigiana).
(Foto: Archivo Qdpnews.it).
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