Esami di maturità 2022, ecco tutti i bravissimi dell’Istituto “Marco Casagrande”: quattordici centini, due con lode

Brillano nel firmamento delle eccellenze dell’Alta Marca quattordici giovani dell’Isiss Marco Casagrande di Pieve di Soligo che hanno ottenuto il massimo dei voti agli esami di maturità 2022.

Alla scuola di via Stadio si sono conclusi ieri, martedì 12 luglio, gli esami di Stato che hanno visto un quasi completo ritorno all’assetto della maturità del pre – pandemia: due prove scritte e colloquio orale con commissione interna, ad esclusione del presidente proveniente da un altro istituto.

Sono in tutto quattordici gli studenti che si sono aggiudicati come voto finale l’agognato 100: per il liceo scientifico base, Francesca Papa e Gaia Merotto della classe 5A ed Elia Collodel della sezione B.

Hanno raggiunto il massimo dei punti anche Antonio Prevedello, che ha frequentato la 5C dell’opzione scienze applicate, e Andrea Martini, dell’ultima classe dell’Istituto tecnico costruzioni ambiente e territorio (ex geometri).

Festeggia l’esito migliore anche una schiera rosa di allieve del Liceo delle scienze umane: Arianna Peccolo (classe 5A), Arianna Balliana (classe 5B), Eleonora BattistonAurora BelleseAurora Casagrande (con lode)Fariha Farque (con lode)Maria Sol SoriaMarta Toffolon e Debora Voltarel (classe 5C).

Sicuramente una grandissima soddisfazione concludere l’importante percorso di studi al liceo con il massimo dei voti, come testimonia l’emozione delle due lodi, Aurora Casagrande e Fariha Farque.

“Ammetto che sono stata veramente stupita di aver ottenuto il massimo dei crediti sia all’ammissione sia alle prove scritte – afferma Aurora – E poi ho provato una gioia immensa mista a incredulità nel vedere il risultato finale, perché mi aspettavo un buon esito ma non a questo livello”.

Di fatto, si è trattato di “maturandi” che hanno vissuto la dura vicenda della pandemia, perché il loro triennio è stato interamente segnato dalla didattica a distanza e dalle tante difficoltà legate all’emergenza sanitaria: così, i tanti risultati eccellenti testimoniano impegno, costanza e dedizione allo studio di questa generazione di giovani, sempre coadiuvati dai loro docenti.

“La didattica a distanza ha favorito, almeno in parte, la prosecuzione del programma – sostiene Casagrande -, ma sicuramente il rapporto con i compagni e i professori in quel periodo è stato segnato da vari problemi, e abbiamo fatto più fatica rispetto alle consuete lezioni nel comprendere gli argomenti. Considero pure che sia stato complicato tornare alla normalità quest’anno, perché ci eravamo abituati a un metodo totalmente diverso di organizzazione del tempo”.

“Sono fiera di tutti i maturandi che hanno sostenuto l’esame quest’anno – commenta Fariha -, dopo mesi di lezioni non in presenza e vita sociale ridotta. Gli ultimi tre anni sono stati sicuramente tumultuosi, tra le altalenanti aperture e chiusure delle scuole che hanno messo a dura prova sia gli studenti sia i docenti”.

“Sono molto contenta del mio traguardo e dell’esito raggiunto – aggiunge -: cinque anni di impegno e studio sono stati ripagati da una grande soddisfazione. Credo sia importante anche sottolineare quanto l’impatto della pandemia sugli studenti non sia trascurabile, in particolare relativamente alla salute mentale e alla difficoltà di riadattamento dopo la didattica a distanza. Alcuni hanno vissuto questa esperienza in modo ‘positivo’ e hanno colto l’occasione per focalizzarsi più sulla scuola, altri invece hanno faticato un po’ di più, e ritengo sia importante sostenere e valorizzare anche questi studenti”.

Adesso è tempo di un po’ di riposo, ma anche di riflessione sulla via da intraprendere, perché per tanti di questi giovani l’inizio del percorso universitario è ormai alle porte.

“Ho pensato di prendere una strada diversa rispetto al mio corso di studi delle superiori per rivolgermi all’ambito scientifico – conclude Aurora – e la mia aspirazione è quella di accedere al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Sono certa però che ricorderò con stima e gratitudine ciò che ho imparato in questi anni”.

“Ho deciso di iscrivermi al corso di laurea in Psicologia” precisa Fariha, che aggiunge infine: “È un dolce-amaro lasciare questa scuola e tutti i miei professori, che sono sempre stati un punto fisso, una sorta di rete di sicurezza”.

(Foto: Per concessione degli studenti).
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