A Pieve di Soligo si spende meno per l’intercultura, la minoranza: “Investiamo di più sulla discriminazione di genere”

Da sempre il Comune di Pieve di Soligo si distingue per l’attenzione alla tematica dell’intercultura, anche in considerazione della presenza di numerosi cittadini di origine straniera.

Se per anni il costo delle iniziative di valorizzazione delle comunità straniere si aggirava intorno ai 12 mila euro, quest’anno la spesa è stata notevolmente più bassa con due eventi, quello della “Giornata del dialogo islamo-cristiano” dello scorso 26 ottobre e quello del cineforum previsto per il prossimo mercoledì 4 dicembre, che sono costati all’amministrazione poche centinaia di euro.

Il progetto precedente, denominato “Terra Mia”, è stato sostituito dalle proposte del nuovo gruppo “Cultural-Mente”, coordinato dal consigliere comunale Valentina Lucchetta e composto da appassionati ed esperti di intercultura.

Durante il consiglio comunale di giovedì 28 novembre 2019, il consigliere di minoranza Andrea Ros, durante la discussione sulle variazioni al bilancio di previsione 2019-2021, ha chiesto delle spiegazioni sulle minori spese relative ai progetti di integrazione e sviluppo degli immigrati nel Comune di Pieve di Soligo.

“Non siamo contrari a questi progetti – ha dichiarato il consigliere Ros – ma vorrei che fossero potenziati i corsi di italiano rivolti a stranieri e le iniziative utili a far conoscere la nostra cultura agli immigrati, soprattutto dopo i recenti fatti di cronaca che li hanno interessati”.

Per quanto riguarda i corsi di lingua italiana, l’assessore Tobia Donadel ha specificato che questi sono già stati attivati dal centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Treviso nelle sedi di Vittorio Veneto e anche a Pieve di Soligo, nella “Casa delle Associazioni”.

“Ben venga – ha aggiunto il consigliere di minoranza Silvia Mazzocco – che i progetti di integrazione quest’anno siano senza particolari aggravi per la cittadinanza, ma le risorse dovrebbero essere impegnate per ulteriori progettualità, per esempio sulla discriminazione di genere”.

“Certe culture – conclude Mazzocco -, presenti anche nella nostra comunità, ritengono la donna inferiore ed è quindi necessario intervenire in maniera più pregnante. La sottrazione di risorse per questi progetti denota una trascuratezza nei confronti di questi argomenti”.

Il sindaco Stefano Soldan, rispondendo alle richieste dell’opposizione pievigina, ha specificato che non si tratta di togliere risorse perché le stesse si ritroveranno nel bilancio del prossimo anno.

Per chiarire la questione, è intervenuta anche Valentina Lucchetta, responsabile del progetto “Cultural-Mente”: “I due eventi organizzati per i mesi di ottobre e dicembre sono quasi a costo zero. Non sappiamo ancora quanto spenderemo nel 2020 ma penso che organizzare eventi di qualità senza pesare sulle casse del Comune non sia assolutamente un danno per nessuno”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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