Crollo sulla Marmolada, 7 morti e 19 dispersi, riprese le ricerche dopo il maltempo. Zaia: “Una conta che rischia di essere veramente tragica”. Anche Draghi a Canazei

Sono numeri tragici quelli che arrivano dalla sede dei vigili del fuoco di Canazei dove è stata allestita la sala operativa.

Risultano essere 19 le persone ancora disperse tra il ghiaccio e le roccia dopo il crollo di un seracco avvenuto nel pomeriggio di ieri (qui l’articolo).

Dispersi che si aggiungono ai sette morti accertati, i cui corpi si trovano all’interno del palaghiaccio di Canazei dove è stata allestita la camera ardente.

Brutte notizie arrivano anche dalle condizioni meteorologiche, a causa della pioggia le ricerche sono state interrotte.

A Canazei sono arrivati questa mattina il Governatore del Veneto Luca Zaia e Fabrizio Curcio, capo della protezione civile.

“C’è un serio problema anche di identificazione – ammette Luca Zaia – adesso cercheremo di capire cosa si potrà fare. Ovviamente l’area va chiusa e faccio un appello anche ai cittadini di evitare intasare di tracciare i lavori dei soccorsi. Stamattina mi ha chiamato Mattarella e mi ha pregato di portare anche oltre che la sua vicinanza anche un ringraziamento a tutti i volontari: abbiamo delle squadre squadra anche venete, 35 unità e il nostro elicottero. Devo dire la verità speravamo si salvassero molte più persone: una conta che rischia di essere veramente tragica, lo è già adesso, lo sarà ancora di più“.

“Quando ho avuto l’avviso, ieri dopo le 13:45, del fatto, vi dico la verità ho sperato fin da subito che fosse magari qualcosa da poco perché le prime notizie erano frammentarie. – prosegue il presidente della Regione Veneto – La verità è che oggi questa conta dei morti rischia veramente di diventare qualcosa che mai è accaduto“.

Non sono in grado di dirle se questa zona sarà interdetta per sempre: – precisa – se oggi noi pensassimo di andare lì visto quello che è accaduto e anche in futuro probabilmente non si farà più. Sicuramente alcune regole vanno riviste, direi che è fondamentale che si chiuda il ghiacciaio alle escursioni quantomeno da un punto di vista di precauzionale“.

“So che i sindaci si sono già mossi, li abbiamo sentiti: posso dire io spero anche che le temperature tornino verso il basso, che si torni insomma alla normalità perché voglio ricordare questo ghiacciaio oggi ha le dimensioni che dovrebbe avere a fine estate” conclude Zaia.

A fare il punto della situazione a Canazei anche Jacopo Gabrieli, glaciologo dell’Istituto scienze polari del CNR: “Un seracco si è staccato dalla parte solidale in prossimità di Punta Rocca ed è crollato lasciando tutti i detriti lungo la valle”. Così ha spiegato quanto avvenuto l’esperto glaciologo dell’Istituto scienze polari del CNR Jacopo Gabrieli, aggiungendo, che per la conformazione naturale dei ghiacciai i seracchi crollano in maniera continua, a rendere grave però quanto accade in questo periodo è la frequenza dovuta ai cambiamenti climatici”.

“Le temperature rilevate le settimane scorse nella Marmolada erano di circa 3° gradi superiori alla media. Si è registrato, infatti, nel mese di giugno un caldo che solitamente si vedeva solo ad agosto” conclude.

Anche Papa Francesco ha commentato su Twitter la tragedia della Marmolada esprimendo vicinanza ai famigliari delle vittime: “Preghiamo insieme per le vittime del crollo sul ghiacciaio della #Marmolada, e per le loro famiglie. Le tragedie che stiamo vivendo con il cambiamento climatico ci devono spingere a cercare urgentemente nuove vie rispettose delle persone e della natura”.

AGGIORNAMENTO DELLE 15: Il premier Mario Draghi è arrivato a Canazei e ha incontrato i parenti delle vittime e dei dispersi.

AGGIORNAMENTO DELLE 16.30: Sono riprese le operazioni di ricerca delle persone disperse dopo il maltempo di questa mattina.

AGGIORNAMENTO DELLE 18:

È di 7 vittime (di cui 3 identificate) il bilancio provvisorio della tragedia che ha interessato il ghiacciaio della Marmolada nel pomeriggio di ieri. Otto i feriti trasferiti negli ospedali di Trento, Bolzano, Belluno, Feltre e Treviso, di cui 2 in gravi condizioni. Attualmente sono 13 le persone disperse, il cui mancato rientro è stato denunciato dai familiari (una in meno rispetto quanto comunicato in precedenza, poiché un uomo di nazionalità austriaca è stato rintracciato nelle ultime ore).

Dieci dispersi sono di nazionalità italiana e 3 di nazionalità ceca. Le autorità stanno ancora accertando la proprietà di 4 delle 16 auto parcheggiate nei pressi dei sentieri che portano al ghiacciaio: tutte hanno targhe straniere (1 tedesca, 2 ceche e una ungherese).

Le informazioni sono state fornite nel corso di una conferenza stampa presso il centro logistico della Protezione civile a Canazei, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, dei presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e del capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. In mattinata le ricerche sull’area interessata dal distacco sono proseguite con l’impiego di droni e attraverso il sorvolo dell’elicottero di Trentino emergenza, fino all’arrivo di un temporale nella tarda mattinata.

Le ricerche – riprese nel pomeriggio – proseguiranno nei prossimi giorni nello stesso modo, poiché il rischio di ulteriori distacchi non permette di garantire l’intervento da terra. Viene confermata la chiusura dell’area con ordinanza del sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, mentre sono in corso le indagini tecniche dei glaciologi della Provincia autonoma di Trento.

Il premier Mario Draghi – che ha incontrato i familiari delle vittime e dei dispersi – ha voluto ringraziare tutti gli operatori impegnati nelle operazioni per la loro generosità, professionalità e coraggio: “Voglio esprimere la più sincera, affettuosa e accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, dei feriti e dei dispersi, oltre che alle comunità che sono state colpite da questa tragedia. Questo è un dramma che certamente ha dell’incredibile, ma dipende dal deterioramento dell’ambiente e della situazione climatica. Oggi l’Italia piange queste vittime e tutte le italiane e gli italiani si stringono a loro con affetto. Il Governo deve ora riflettere su quanto è accaduto ed è chiamato ad assumere i provvedimenti necessari, perché quanto è accaduto possa essere evitato in futuro“.

Il presidente Fugatti ha ringraziato il premier per la visita sui luoghi della tragedia e – nel fare proprie le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ringraziato gli uomini e le donne che, con tempestività sono intervenuti in una situazione oggettivamente complessa: “Canazei, che in passato era già stata colpita da altre tragedie, sta vivendo un dolore particolarmente profondo”. Il presidente Zaia ha assicurato: “Le ricerche continueranno: lo dobbiamo ai familiari e a chi è ancora lassù”.

Il presidente Kompatscher ha rivolto un ringraziamento speciale ai soccorritori e un pensiero ai familiari delle vittime e dei dispersi.

Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha ricordato come “in questo momento difficile per il Paese, la risposta operativa è stata importante ed ha visto una collaborazione proficua tra forze diverse. Il sistema nazionale è a disposizione per supportare le attività in questa grande tragedia.

Le condizioni del paziente ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La prognosi resta riservata e l’identità ad ora sconosciuta.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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