Mercoledì 29 giugno la sala consiliare di Villa Onigo ha ospitato il primo consiglio comunale di Trevignano dopo le elezioni amministrative dello scorso 12 giugno.
Oltre alla presentazione e all’insediamento della nuova giunta, il primo cittadino Franco Bonesso ha giurato per la terza volta come sindaco di Trevignano pronunciando un discorso molto sentito.
“Nella mia vita ho avuto più occasioni per prestare giuramento di fedeltà alla Costituzione, ed è sempre stata per me una grande emozione – ha affermato il sindaco – Questa sera mi è corso un brivido come per la prima volta in armi ad Aosta da allievo ufficiale e a Brunico davanti alla bandiera di guerra del mio reggimento, e come per le due precedenti elezioni a sindaco. Per me questo è un rito importante, in cui il significato delle parole tocca profondamente la mia coscienza”.
“L’indossare la fascia tricolore non mi lascia mai indifferente – continua -, mi ricorda sempre il significato profondo della nostra bandiera e quello che essa rappresenta con le parole: Patria, Nazione, Italia, Trevignano. Mi ricorda che con l’elezione a sindaco non sono più solo Franco Bonesso, ma sono il rappresentante e il tutore di una comunità, di tutti i cittadini che mi hanno scelto e di quelli che non mi hanno scelto, che in me dovranno sempre trovare un riferimento leale, competente ed affidabile”.
Bonesso ha detto di aver sempre cercato di adempiere alle sue funzioni con entusiasmo e professionalità in tutti i ruoli che gli sono stati affidati, e ha promesso di impegnarsi da subito a continuare in questa direzione con disciplina e onore.
In seguito, ha letto e commentato l’articolo 54 della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”
“Per me il concetto di fedeltà è intimamente legato a quello di amore – prosegue -, in questo caso di amore per la nostra Nazione, la nostra patria, i nostri cittadini e il nostro territorio, e quindi fedeltà significa rispetto per lo Stato, le istituzioni e per tutto ciò che esse rappresentano anche quando non ci troviamo d’accordo con loro o non sono del nostro sentire politico. Disciplina ed onore per me vuol dire impegnarsi al massimo, studiare i problemi, discutere seriamente e serenamente le soluzioni e dedicare tutte le energie per il benessere della comunità mettendo al primo posto gli interessi collettivi rispetto ai legittimi interessi individuali”.
“Mi preme poi ricordare che il Comune nella nostra Costituzione è il primo tassello della Repubblica – aggiunge – Quindi io e poi voi nuovi amministratori abbiamo un’enorme responsabilità che mi auguro sarà esercitata con spirito di leale collaborazione, nel rispetto dei diversi ruoli, nell’interesse di tutti. Permettetemi di ringraziare prima di tutto la mia famiglia, a partire da Martina, che con amorevole comprensione mi ha aiutato ad accettare questi nuovi cinque anni di impegno”.
Il sindaco ha ringraziato anche tutti i candidati di “Per Trevignano” per il loro impegno nella predisposizione partecipata del programma e nella campagna elettorale, tutti gli amici e i sostenitori della lista, il vicesindaco e gli assessori che hanno accettato la nomina, i consiglieri di minoranza per il loro ruolo democratico e per aver accettato la sfida elettorale e il sindaco uscente, Ruggero Feltrin, per tutto quello che ha fatto per Trevignano e per essersi messo di nuovo in gioco con un ruolo diverso per il bene della comunità.
Alla fine, il primo cittadino di Trevignano, in segno di riconoscimento, ha omaggiato l’ex sindaco Feltrin della sua fascia da sindaco, “quella più usata e sudata e alla quale è più affezionato, portando i segni della mitica adunata di Pordenone”.
(Foto: Facebook).
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