Contrasto allo spaccio di stupefacenti, la Lega chiede le unità cinofile. Chies: “Siamo d’accordo, verifichiamo se partire già a luglio”

Sicurezza urbana, decoro e ordine pubblico continuano ad essere le tematiche più dibattute nella città di Conegliano.

Sulla questione è tornata la Lega, rappresentata in consiglio comunale da Maurizio Tondato e Olga Rilampa, i quali hanno segnalato quanto lo spaccio di sostanze stupefacenti rappresenti per la cittadinanza uno degli aspetti più delicati nell’ambito della sicurezza: alla luce di ciò, i consiglieri hanno depositato un’interpellanza per richiedere l’istituzione dell’unità cinofila al comando di Polizia locale.

“Per evitare situazioni di degrado è necessario un efficace controllo del territorio, sia con riferimento agli immobili non abitati e alle aree abbandonate, sia con riguardo ad alcune aree del centro città e dei quartieri, al fine di poter evitare che tali aree diventino luoghi di riferimento per i malintenzionati – è la premessa fatta da Tondato e Rilampa in una nota – Riteniamo opportuno continuare a dotare il Comando di Polizia locale di strumenti idonei a garantire costantemente la formazione del personale impegnato a contrastare tale fenomeno, il tutto in piena sinergia con le altre Forze dell’ordine“.

I consiglieri, allo stesso tempo, hanno giudicato “positivo il potenziamento del sistema di controllo del territorio tramite la videosorveglianza”, in quanto consente “agli operatori di intervenire in tempo reale nei luoghi maggiormente a rischio”.

Oltre a ciò, Tondato e Rilampa ritengono “altrettanto importante” l’introduzione del Daspo all’interno del regolamento di Polizia urbana (qui l’articolo).

Detto questo, i consiglieri hanno spiegato che l’istituzione dell’unità cinofila avrebbe il compito “di poter contrastare il fenomeno dello spaccio” e di “costituire un valido strumento di deterrenza, contribuendo a far aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini”.

Si tratta, secondo Tondato e Rilampa, di una scelta adottata anche in altri comandi di Polizia locale (ad esempio il capoluogo di Treviso, qui l’articolo), in “prossimità delle scuole, nei parchi cittadini o in altri luoghi pubblici al fine di individuare con più facilità i soggetti che detengono sostanze illecite”: “Di fondamentale importanza è altresì lo stretto collegamento tra gli operatori dell’unità cinofila attivi sul territorio e gli operatori che monitorano le aree tramite il sistema di videosorveglianza, – concludono -. Tale collegamento permetterà agli operatori di Polizia di intervenire in tempo reale, con l’unità cinofila nei luoghi a rischio”.

Una proposta che ha visto l’assenso da parte del primo cittadino Fabio Chies, il quale ha spiegato che la visione espressa dai due consiglieri di opposizione è in linea con quella dell’amministrazione su questo campo.

“Ringrazio i consiglieri della Lega per aver riconosciuto alcune cose che stiamo facendo – ha affermato Chies – L’unità cinofila era al vaglio di uno studio dell’amministrazione e già con la prossima variazione di bilancio cercheremo le risorse (costo dei cani e del loro addestramento)“.

La spesa è di 20 mila euro e vedremo se la variazione di bilancio di luglio ci consentirà di avere le risorse o se si dovrà rimandare a fine anno – ha proseguito il sindaco -. Condivido appieno la visione dei consiglieri della Lega, che è anche la nostra, e vedo che sul tema della sicurezza viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda”.

“Bisogna fare tutto il possibile per monitorare il territorio – ha aggiunto Chies – e le unità cinofile servono anche a prevenire certe situazioni”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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