Dopo le dichiarazioni della proprietà e del primo cittadino, i genitori del vigneto di San Giacomo sono pronti ad affilare le armi. “Giunti a questo punto, dopo che per mesi abbiamo cercato un dialogo costruttivo con tutte le parti in causa, la nostra pazienza si è esaurita – assicurano -. Leggere sui giornali che le trattative sono saltate per colpa delle nostre richieste è sgradevole. Passi che lo dica la proprietà, agli attacchi della quale siamo abituati, ma quando è il nostro sindaco a lasciarlo intendere nelle sue dichiarazioni alla stampa, allora fa male. È eticamente scorretto darci ragione di persona, dialogare con noi smussando le nostre richieste, e poi scaricarci di fronte all’opinione pubblica”.
Sono queste le sensazioni dei genitori dei bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia di San Giacomo dopo la decisione della giunta comunale di sospendere le trattative per la convenzione che avrebbe dovuto regolamentare la coltivazione del vigneto, ad oggi ancora abusivo, sorto a lato dell’asilo. C’è amarezza per un’occasione persa, ma fiducia ora per la futura decisione del Tar.
Quanto alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dagli avvocati della proprietà, i genitori hanno molte cose da dire. “Anche se non perfetta o come nessuna delle parti la sognava, l’ultima versione della convenzione propostaci era comunque buona. Noi avevamo solo chiesto di aggiungere alcune accortezze in più a tutela della salute dei bambini, senza obbligare o minacciare nessuno perché le accettasse – precisano -. La nostra richiesta di installare un anemometro era data dalla volontà di evitare sterili polemiche, a vantaggio della stessa proprietà. Noi non abbiamo mai citato dati limite del vento, abbiamo solo fatto riferimento all’articolo 9/D del Regolamento di Polizia Rurale, che al punto 11 tratta il tema della deriva legata all’intensità del vento”.
“Certamente – proseguono – la proprietà sta cercando il modo per continuare a fare ciò che più le fa comodo, come ha fatto in tutti questi mesi”. Anche per quanto riguarda gli orari e le modalità da rispettare per i trattamenti fitosanitari, i genitori affermano di aver chiesto “che venissero rispettate le disposizioni dell’Ulss contenute nell’ordinanza sindacale del 13 marzo scorso e inserite nel regolamento intercomunale di polizia rurale. Abbiamo semplicemente chiesto fosse meglio sottolineato che i trattamenti non si possono fare la mattina poco prima dell’inizio delle lezioni”.
Un nodo è stato quello dell’indirizzo pubblicistico che contraddistingue la zona F2. I genitori avevano chiesto che, a parità di costi e professionalità, la proprietà si impegnasse a preferire le cooperative sociali del territorio vittoriese per le operazioni di potatura e/o vendemmia. In questo modo quel vigneto sarebbe diventato occasione di arricchimento e crescita per il tessuto sociale della nostra città, senza intaccare in alcun modo il guadagno della Tenuta Agricola San Martino. Ma senza la componente pubblicistica c’è il serio rischio che la convenzione risulti illegittima, e si vada a vanificare la parte, ben più importante, legata alla tutela della salute dei nostri figli”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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