Per lei questo pomeriggio è arrivato un regalo speciale: le hanno fatto visita il sindaco Mattia Perencin, don Carlo Maccari, il presidente della Pro loco di Col San Martino Luciano Stival e il capogruppo degli alpini di Col San Martino Lucio Pupetti per donarle un mazzo di fiori a nome dell’intera comunità farrese.
Luigia è nata a San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene, il 22 ottobre 1912, ha vissuto un secolo di cambiamenti e da molti anni è la cittadina più longeva del Comune di Farra di Soligo.
Durante la prima guerra mondiale è stata profuga a Tarzo con la sua famiglia, sopravvivendo alla fame grazie a tredici monete d’oro del nonno. Nel 1939 ha sposato Arrigo Dorigo, dal quale ha avuto due figli: Giovanna e Giovanni. Rimasta vedova nel 1953, ha mantenuto la famiglia come camiciaia del paese.
“Nonna Gigetta” è una signora dal carattere mite, una donna talmente in gamba che è capace di preparare ottime leccornie, di svolgere piccoli lavori domestici e, a volte, di esercitarsi a rispondere ai quiz trasmessi in televisione. Ha vendemmiato fino all’età di 95 anni e si è occupata del suo piccolo giardino fino al secolo di vita.
Se le si chiede qual è il segreto di tanta longevità, nonna Gigetta risponde che la sua marcia in più è la serenità nella vita e nei rapporti con le persone. Un segreto che le ha permesso di raggiungere l’invidiabile traguardo di 107 anni.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Farra di Soligo).
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