Conegliano, l’Avis in festa per il 61esimo della fondazione. “Lavoriamo bene ma c’è bisogno di nuovi donatori”

Domenica 13 ottobre la sezione coneglianese dell’Avis ha celebrato il sessantunesimo anniversario della fondazione con un grande corteo che ha attraversato il centro della città ed è giunto nella sede del Comune, dove sono state consegnale le benemerenze ai donatori più attivi.

La festa è iniziata alle 9.30 del mattino, con il raduno degli avisini nel piazzale di San Martino, cui è seguita la partecipazione alla messa nella chiesa sei Santi Martino e Rosa.

Al termine della cerimonia il corteo si è spostato in piazza IV novembre dove è stata deposta una corona di alloro al Monumento ai Caduti. In seguito gli avisini, accompagnati dalla Filarmonica Coneglianese, hanno marciato fino a raggiungere piazza Cima dove si sono riuniti nella sala consiliare del Comune.

Qui la consegna delle benemerenze più importanti, dall’oro in su, tra cui è spiccata quella a Ennio Bornancin, che ha raggiunto ben 120 donazioni.

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Molta soddisfazione per la giornata è quella espressa dal Presidente dell’Avis di Conegliano, Alberto Maniero: “C’è stata una grande partecipazione al corteo, sia da parte delle autorità che dei cittadini. Anche il pranzo sociale a Godega, con cui abbiamo concluso la festa, ha visto la partecipazione di più di duecento persone”.

Maniero coglie l’occasione per fotografare l’attuale attività dell’Avis coneglianese: “Come sezione lavoriamo bene, abbiamo più di 3300 iscritti e il nostro è un territorio che riesce ad essere autonomo nelle donazioni. La nostra attività cerca sempre di più di coinvolgere i giovani, partecipando agli eventi e con interventi di sensibilizzazione in tutte le scuole, perché nella fascia d’età in cui si può diventare donatori, dai 18 ai 65 anni, capita sempre che per qualche motivo non si possa essere più membri attivi, quindi ne servono sempre di nuovi”.

Maniero spiega infine che al momento si sta registrando una flessione nelle donazioni, e lancia un appello: “L’attuale calo non è allarmante, ma dobbiamo aumentare il numero degli iscritti per non gravare eccessivamente su chi è già donatore. Invito tutti ad avvicinarsi all’Avis, donare il sangue è donare la vita. Il sangue è considerato un farmaco salvavita dagli istituti sanitari, non possiamo farne a meno”.

Il prossimo appuntamento dell’Avis sarà l’8 dicembre, quando al Teatro Accademia si svolgerà il tradizionale concerto di Natale che coinvolgerà le scuole di musica del territorio.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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