Derubato 14enne al parco Mozart di Conegliano, lo spazio pubblico a fianco della biblioteca comunale, intorno alle 15 di oggi, martedì 17 maggio.
Secondo quanto riferito dalla madre del ragazzo, residente nell’hinterland coneglianese, il 14enne si era recato lì assieme a un amico dopo pranzo, una volta terminate le lezioni scolastiche.
Un tranquillo momento di svago che, ben presto, si è trasformato in un’esperienza da dimenticare.
“Mio figlio mi ha raccontato che stava guardando il telefono quando, ad un certo punto, si sono avvicinati tre ragazzi – ha raccontato -. Uno di loro, in maniera molto gentile, gli ha chiesto se poteva aiutarlo, prestandogli il telefonino per fare una chiamata per necessità. Mio figlio ha acconsentito“.
Il telefonino in questione era un IPhone da 1.500 euro, ricevuto dai genitori soltanto due mesi fa.
“Ad un certo punto il ragazzo si è allontanato con il telefonino, è montato in sella a una bicicletta ed è andato via – è proseguito il racconto della madre -. Mio figlio si è allarmato vedendo il giovane allontanarsi, ma i due ragazzi rimasti gli ripetevano che non avrebbe dovuto preoccuparsi e che l’amico sarebbe tornato: in sostanza lo stavano controllando”.
“Il ragazzo che aveva chiesto di poter fare una telefonata è tornato ma il suo atteggiamento era cambiato: non più gentile ma minaccioso – ha aggiunto la donna -. A mio figlio ha detto questa frase: ‘Noi siamo del Biscione. Stai attento perché siamo sempre in tanti'”.
“Mio figlio, una volta allontanatisi i tre ragazzi, ha chiesto aiuto e ha trovato una pattuglia della Polizia di Stato che stava girando per la città: assieme a loro è andato alla ricerca del ladro, ma non l’hanno trovato subito” ha aggiunto la madre, riferendo di aver già presentato denuncia contro ignoti.
Alla fine, due dei tre presunti ladri sono stati rintracciati e denunciati dalla Polizia neppure tre ore dopo il fatto: si tratta di due coneglianesi incensurati, nati nel 2007 e 2005. I poliziotti hanno anche recuperato il telefono, come confermato dalla madre del minore.
Decisiva, per individuare i due giovanissimi, è stata la descrizione fornita dal derubato.
“Ho voluto raccontare quanto avvenuto perché il fatto è accaduto in un luogo insospettabile, frequentato da famiglie e bambini – ha concluso -. Credo sia giusto che si sappia, per consentire alle famiglie di proteggere i propri figli. Un plauso va alla Polizia, che ha trovato due dei responsabili e ora sta cercando il terzo”.
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(Foto: Facebook).
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