Nelle litanie Lauretane la Vergine viene anche invocata come “Aiuto dei Cristiani”. La circostanza che suggerì al papa domenicano S. Pio V di usare ufficialmente questo titolo fu la famosa battaglia navale di Lepanto (1571), dove la flotta musulmana fu vinta: il pontefice aveva affidato le armate e i destini dell’Occidente cristiano – minacciato da secoli dai turchi che erano giunti ormai fino a Vienna – alla intercessione della Madonna.
Per questo istituì la festa del S. Rosario e nelle litanie, a fianco delle invocazioni “Consolatrix afflictorum” (Consolatrice degli afflitti) e “Refugium peccatorum” (Rifugio dei peccatori), aggiunse “Auxilium Christianorum” (Aiuto dei Cristiani).
Nell’Ottocento il culto mariano sotto questo titolo fu ravvivato ad opera di due grandi devoti della Vergine: il beato Bartolo Longo, creatore del santuario di Pompei, e san Giovanni Bosco, che a Torino nel rione di Valdocco costruì in soli tre anni la basilica di Maria Ausiliatrice, inaugurandola nel 1868.
Alcuni decenni prima, nel 1815, papa Pio VII aveva istituito questa apposita festa al 24 maggio per ringraziare la Vergine della sua liberazione dopo la quinquennale prigionia napoleonica. Don Bosco si fece apostolo instancabile di questa devozione e alla Madonna intitolò l’istituto femminile da lui fondato insieme a santa Maria Domenica Mazzarello: le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Oggi interi continenti e parecchie nazioni hanno Maria Ausiliatrice come patrona: l’Australia cattolica (dal 1844), la Cina (dal 1924), l’Argentina (dal 1949), la Polonia fin dai primi decenni del 1800. Nella basilica torinese, la Madonna Ausiliatrice è rappresentata in una grande pala all’altare maggiore con lo scettro del comando e con il Bambino Gesù in braccio, circondata dagli Apostoli e dagli Evangelisti.
Incessanti sono i pellegrinaggi dei fedeli da ogni parte l’Italia e dall’estero, a conferma che chi si affida con fiducia alla Vergine trova sempre delle risposte valide.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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