Conegliano, violenza sessuale in casa di riposo, a processo operatore socio sanitario per avances moleste

Una simpatia tra colleghi, qualche abbraccio e qualche battuta. Con una confidenza che diventa sempre più stretta fino a quando lui, M.V. 50 anni operatore socio sanitario, avrebbe deciso di andare oltre.

Con avances sessuali esplicite diventate, di fronte al rifiuto della collega 40enne, violenza sessuale. Questo quello che sarebbe successo, tra la fine del 2016 e l’aprile del 2017, all’interno della casa di riposo Fenzi di Conegliano, dove entrambi lavoravano.

La donna ha infatti denunciato di essere stata aggredita dall’operatore, una sera di aprile. Dopo che l’uomo le aveva chiesto un passaggio a casa, infatti, si sarebbe presentato nello spogliatoio dove la 40enne si stava cambiando e l’avrebbe costretta a spogliarsi davanti a lui.

Durante il viaggio di ritorno a casa, inoltre, le sue avances si sarebbero fatte nuovamente moleste e, quando lei lo aveva respinto di nuovo, lui l’avrebbe picchiata colpendola con un violento schiaffo.

Per questo il 50enne, difeso dall’avvocato Maria Grazia Stocco, deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale. In aula, durante il processo, sono stati sentiti anche i colleghi e il direttore della casa di riposo che ha riferito di come il 50enne, fosse noto per il suo comportamento a volte sopra le righe e per un sospetto abuso di alcol, tanto da essere stato sottoposto a quattro procedimenti disciplinari.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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