Thomas, il primo a chiamare i soccorsi dopo lo schianto in cui è morta Samira: “Scena drammatica, aveva una profonda ferita alla testa. Nessuno parlava”

Ha assistito, suo malgrado, agli attimi successivi al gravissimo incidente avvenuto nella mattina di lunedì lungo la strada statale Pontebbana a Spresiano in cui ha perso la vita la 23enne di Mareno di Piave Samira Fakihi.

Thomas, residente a Vittorio Veneto, è stato il primo a chiamare i soccorsi. Stava percorrendo anche lui quel tratto di strada quando ha visto dei fari puntati contro di lui e un’auto nella corsia opposta, ferma, dopo l’impatto con il platano: “Ero in macchina da solo – spiega – e stavo tornando anche io dalla discoteca. Ho visto i fanali e ho subito capito che era successo qualcosa di grave. Credo di essere arrivato un minuto dopo l’incidente”.

Il giovane, con un passato nell’Esercito, non si è fatto prendere dal panico davanti a quella scena che lui stesso definisce drammatica: “Sono andato da loro dopo aver chiamato l’ambulanza. C’erano il ragazzo alla guida e l’altra ragazza che stavano strisciando fuori dall’abitacolo, lui non aveva sangue, lei aveva il vestito sporco. Quel sangue però non era il suo. Samira invece non parlava, non era cosciente, muoveva solamente la bocca. Aveva una profonda ferita alla testa e aveva perso molto sangue. Il ragazzo seduto nel sedile del passeggero era invece cosciente, gli ho parlato ma aveva la gamba incastrata e diceva di non sentirla”.

“All’inizio nessuno parlava – continua il giovane vittoriese – erano sotto shock, poi mi hanno detto che stavano tornando da Jesolo e che si erano fermati a dormire un po’ perché avevano sonno prima di tornare verso casa, non ricordavano l’attimo dell’incidente. Secondo me il ragazzo che era alla guida non aveva bevuto perché non sembrava ubriaco. Avrà avuto un colpo di sonno”.

“Dall’auto usciva anche del fumo – conclude il ragazzo – mi sono assicurato che fosse alimentata a Diesel, perché se fosse stata a benzina forse la situazione sarebbe stata ancora più drammatica”.

Che il giovane alla guida non avesse assunto alcolici sarebbe confermato dai primi referti degli esami ematici a cui è stato sottoposto una volta arrivato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, nei quali non sarebbero presenti tracce di alcool. Nei prossimi giorni saranno i risultati ufficiali, assieme a quelli di altri esami come quello tossicologico eseguiti di prassi in queste situazioni, a chiarire il quadro definitivo delle condizioni del conducente al momento dello schianto.

Per F. J., l’altra ragazza a bordo dell’auto che era seduta a fianco di Samira, nata nel 1999 e residente a Pieve di Soligo, la prognosi rimane riservata. La giovane sarebbe stata sottoposta a un intervento chirurgico al nosocomio trevigiano avendo riportato, secondo quanto appreso, una frattura alle vertebre e a traumi all’addome. Le sue condizioni rimangono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. “Diceva di avere male alla pancia una volta uscita dal mezzo” conferma Thomas.

Nei prossimi giorni la Procura di Treviso aprirà un fascicolo d’inchiesta per il reato di omicidio stradale, nel quale l’unico indagato sarà il 22enne che era alla guida al momento dello schianto.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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