Vittorio Veneto, emozioni e incertezza per l’inizio dell’anno scolastico nell’Alta Marca Trevigiana

Oggi, mercoledì 11 settembre 2019, per tanti giovani studenti dell’Alta Marca Trevigiana è il primo giorno di scuola. Tanta l’attesa e comprensibili le preoccupazioni e le paure degli alunni emozionati per questa giornata che ha dato il via all’anno scolastico 2019/2020.

Anche per i docenti, i collaboratori scolastici e il personale di segreteria si prospetta un anno impegnativo e delicato per la grande responsabilità di avere tra le mani la formazione di giovani, sempre più esigenti, che vivono gli aspetti positivi e negativi di una fase storica dove i social e il mondo telematico in generale sembrano dettare le principali linee di comportamento alle quali ispirarsi.

Tra le tante scuole d’eccellenza presenti nel territorio trevigiano, questa mattina la scelta è caduta sull’Isiss “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo e sull’Ipssar “Alfredo Beltrame” di Vittorio Veneto.

Il Quotidiano del Piave ha seguito i ragazzi, i loro genitori e i docenti aspettando il suono della campanella per l’inizio delle lezioni.

Fuori dalle due scuole si poteva assistere a diverse scene in cui i giovani studenti, dopo circa tre mesi di assenza da scuola, si sono ritrovati raccontandosi gli aneddoti più significativi della loro estate.

Tanta l’emozione anche per i genitori, soprattutto dei padri e delle madri dei ragazzi delle classi prime, che hanno deciso di assistere al discorso che ogni anno i dirigenti scolastici fanno agli alunni del primo anno.

All’Ipssar “Beltrame” di Vittorio Veneto, il dirigente scolastico Letizia Cavallini ha parlato ai suoi studenti di rispetto nei confronti di loro stessi, dei loro compagni di classe, dei docenti, del personale della scuola e dell’ambiente scolastico in generale.

Non mancano le perplessità e i malumori per questo nuovo anno scolastico che si apre in Veneto ancora all’insegna dell’incertezza a causa dei mancati concorsi, dell’aumento del precariato e del blocco del numero delle abilitazioni per gli insegnanti di sostegno che si traduce nella mancanza di 2 insegnanti su 5 per gli studenti con disabilità.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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