Il “viaggio da sclero” di Michele Agostinetto lungo i quasi 2000 km che separano le Colline del Prosecco dall’estremo tacco d’Italia rappresenta in qualche modo la metafora della vita umana, della forza e del coraggio che servono per superare le sfide senza lasciarsi fermare dalle difficoltà. Siamo certi che la nostra comunità omaggerà la sua partenza con l’entusiasmo e l’aiuto necessari per rendere la sua impresa ancora più “eroica”.
Con queste parole Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene che ha concesso il patrocinio all’iniziativa, invita tutta la sua comunità a sostenere l’impresa che vedrà Michele Agostinetto, 44enne di Valdobbiadene affetto da sclerosi multipla, percorrere a piedi 2000 km da Vidor fino a Santa Maria di Leuca, in Puglia.
Un “Viaggio da sclero” che Michele proverà a portare a termine in 4 mesi di cammino e circa 100 tappe lungo tutta la Penisola con l’obiettivo di “rendere visibile una malattia invisibile – la sclerosi multipla – ma anche far conoscere il coraggio che serve per affrontare una diagnosi di questo genere, rimettere la propria vita su una nuova frequenza, aiutare la gente a dare importanza alle piccole cose e visitare luoghi che probabilmente la mia malattia non mi permetterà più di percorrere”, fa sapere lo stesso Agostinetto.
Per portare a termine il cammino, che avrà inizio tra circa una settimana, il primo di Maggio, Michele avrà bisogno dell’aiuto di tutte le comunità attraversate, prima fra tutte quella delle Colline del Prosecco che, su disponibilità del sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, si sta già organizzando per fare rete e accompagnare “virtualmente” Michele lungo tutto il percorso.
“Abbiamo mandato una lettera a tutti i “Comuni di tappa” per invitarli a salutare e dare accoglienza a Michele – spiega il primo cittadino di Valdobbiadene – È il nostro modo per accompagnarlo da lontano lungo tutto il percorso e farlo sentire sempre un po’ a casa. Un gesto molto apprezzato da Michele. Ringrazio tutte le Istituzioni che mi hanno concesso il Patrocinio perché sono riusciti a darmi la forza necessaria per credere in ciò che sto facendo”.
Oltre alla forza dello spirito, Michele avrà bisogno anche di “aiuto per dormire e mangiare nei mesi di cammino, che saranno documentati giorno per giorno attraverso i social di “Un Viaggio da Sclero – spiega – Anche se lo immagino come un viaggio interiore, spero di trovare e incontrare altre persone che si uniscano a questa avventura. I miei compagni di viaggio possono contribuire ospitandomi durante la notte, organizzando le raccolte fondi durante le tappe, per fornirmi il materiale di cui ho bisogno e anche per accompagnarmi fisicamente per qualche tratto di strada”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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