Don Luca Soldan è stato nominato cappellano delle parrocchie di Collalbrigo, Parè e San Pio X (Unità Pastorale di Conegliano ovest). Sostituirà don Marco Dal Magro che fra qualche settimana volerà oltre Atlantico, in Brasile a Livramento de Nossa Senhora, dove opera il vescovo don Armando Bucciol.
Don Luca, nato il 6 giugno 1992 è stato ordinato sacerdote lo scorso 15 giugno 2019, nella cattedrale di Vittorio Veneto. È entrato in Comunità Vocazionale a Castello Roganzuolo dopo il liceo classico, nel settembre 2011.
Per due anni, dall’ottobre 2014 all’ottobre 2016, è stato in servizio come seminarista a Cordignano, Pinidello e Villa di Villa. Poi dall’ottobre 2016 al settembre 2018 a Trichiana e Sant’Antonio Tortal, come seminarista e nel frattempo è stato ordinato diacono a Trichiana il 22 aprile 2018.
Da ottobre 2018 è nella parrocchia del Duomo di Sacile, in aiuto al parroco e al cappellano, dapprima come diacono e nelle ultime settimane come presbitero. Come diacono per alcuni mesi ha operato anche nella comunità Giovanile di Parè di Conegliano.
Ha iniziato a intuire i primi segni della chiamata di Dio negli anni delle Elementari e delle Medie, inserito nella sua parrocchia di origine di Cavalier di Gorgo al Monticano, nel catechismo e come chierichetto, in particolare nel giorno della Prima Comunione. È grato a diverse figure di sacerdoti, che ha incontrato negli anni nella sua giovane esistenza.
Don Luca ha imparato che si deve avere sempre il coraggio di buttarsi nelle varie esperienze pastorali, entrando in punta di piedi nelle vite di chi si incontra, aperti alle novità e rispettosi di quanto hanno realizzato coloro che ci hanno preceduto.
Sottolinea quanto ha scritto in una lettera ai seminaristi Papa Benedetto XVI: “L’uomo avrà sempre bisogno di Dio e Dio ha bisogno di uomini che esistono per lui e che lo portano agli altri”. Il prete è questo, sostiene il novello sacerdote: “Uno che dà la sua vita perché tutti possano incontrare il Signore, che dà senso vero e gioia piena alla vita di ciascuno, proprio perché chi è sacerdote per primo ha incontrato il Signore, che ha donato pienezza alla sua vita”.
Aggiunge: “Il contesto di oggi non è facile, certo. Umanamente, può preoccupare. Ma ogni tempo ha avuto le sue difficoltà. Penso che il Signore se chiama oggi un giovane ad essere prete gli dia anche la grazia perché possa vivere il ministero. Non mancheranno le difficoltà, ma davanti c’è il Signore. Noi dobbiamo andare dietro a Lui”.
Don Luca Soldan, di recente, ha ringraziato le comunità parrocchiali di Cordignano, Santo Stefano, Villa Belvedere e Ponte della Muda, in particolare per l’affetto dimostratogli e il sostegno nella preghiera, e anche per la casula che gli è stata donata dai fedeli delle stesse comunità cristiane.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
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