San Pietro di Feletto, al via la vendemmia 2019 nell’area della Docg. Nardi: “Consolidiamo la strada del valore. Il nostro territorio è maturo”

In questi giorni sono in molti a chiedersi come saranno ripagati gli sforzi di un anno di lavoro soprattutto di chi, impegnato in una vera e propria vendemmia eroica, non vede l’ora di capire quale sarà la qualità dell’uva che presto verrà raccolta.

La vendemmia, come di consueto, inizierà nella zona più orientale, sui versanti maggiormente esposti al sole. I viticoltori saranno all’opera intorno al 14-15 settembre, mentre si prevede di spostarsi al 20 settembre per la raccolta nella zona più centrale della denominazione (Refrontolo, Pieve di Soligo, Col San Martino) e verso la fine di settembre a Valdobbiadene, l’area più occidentale.

Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, ha dichiarato: “Questa è la prima vendemmia dopo il riconoscimento Unesco e dopo la decisione di eliminare il glifosato. In questi giorni ci saranno gli incontri con i viticoltori ma un aspetto che voglio sottolineare è quello della comunicazione perché dobbiamo comunicare in modo corretto il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore come realtà produttiva”.

L’annata 2019 – prosegue Innocente Nardi – è molto importante anche se la grandine dello scorso 26 aprile ha colpito il 5% della produzione della Docg. Le previsioni dicono che avremo circa 1 milione e 46 mila quintali di uva, con una leggera contrazione rispetto alla vendemmia 2018. Ora dobbiamo consolidare la strada del valore che stiamo dando alla nostra area perché il nostro territorio è maturo: non abbiamo bisogno di nuovi vigneti”.

Avremo ancora qualche quintale in più rispetto alla domanda – conclude il presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – e saranno valorizzate le uve di assoluta qualità per premiare i sacrifici dei nostri agricoltori. Il Conegliano Valdobbiadene deve essere la locomotiva di un fenomeno più ampio: per questo ribadisco che si dovrà comunicare in modo corretto l’identità territoriale. Il Consorzio incentiverà la vigilanza per evitare che sia evocata una denominazione vendendo altri prodotti: questa si chiama frode in commercio”.

Considerando l’annata 2019 – ha aggiunto il dottor Roberto Merlo, agronomo consulente del Consorzio – abbiamo avuto dei mesi di aprile e maggio discretamente freschi con 23 giorni di temperature al di sotto della media degli ultimi 12 anni. L’annata del 2019 si avvicina al 2017 ed è in anticipo rispetto al 2016. Confrontandosi con l’anno 2018, invece, è un po’in ritardo. Per l’area di Conegliano si ipotizza di iniziare la data di raccolta tra l’11 e il 12 settembre. Per l’area di Valdobbiadene, invece, si inizierà tra il 18 e il 20 settembre”.

La vendemmia 2019 è la prima che vede l’applicazione delle modifiche al disciplinare di produzione – ha spiegato Mario Silipo, referente dell’Ufficio Vigilanza del Consorzio di Tutela – L’obiettivo è stato valorizzare la tipologia Rive, riconoscendo una qualità superiore delle uve provenienti da vigneti in forte pendenza, ma anche salvaguardare il legame con la tradizione con l’introduzione della tipologia spumante “sui lieviti”. Infine, con l’extra brut si vuole andare incontro al gusto più contemporaneo”.

È compito del Consorzio di Tutela – conclude il dottor Silipo – garantire un allineamento dell’offerta della denominazione alla domanda e, in considerazione dell’incertezza di alcuni mercati esteri, è stata avanzata alla Regione Veneto, in via preventiva cautelare, la richiesta di messa a stoccaggio di 15 quintali per ettaro per l’uva Glera atta a Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e atta a Rive; 55 per gli atti al taglio come Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Bianco. Tale stoccaggio potrà essere sbloccato qualora il mercato lo richiedesse”.

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(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
Foto e Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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