Lungo il Cervano, nella zona di Bagnolo, sono stati documentati nuovi fenomeni di degrado in un’area che, in realtà, era già stata precedentemente oggetto di altri reclami simili.
“Ad oggi – spiega Cristina Mandia – la situazione è pressoché invariata, con erba alta e rifiuti buttati a terra nella stessa area dove si trova la panchina già descritta nella mia precedente segnalazione del 31 luglio scorso”.
“A quanto pare – prosegue il consigliere comunale – la zona non viene regolarmente pulita, come ha dichiarato il sindaco di San Pietro di Feletto poco tempo fa. I cestini, inoltre, non sono stati messi per cui gli incivili continuano a buttare a terra i rifiuti. Se ci fossero i cestini, sicuramente l’area si manterrebbe più pulita”.
“Il sindaco – conclude il capogruppo della minoranza in consiglio comunale a San Pietro di Feletto – ha dichiarato che i cestini sono stati tolti perché i cittadini non residenti li riempivano con buste di immondizia. Come fa a sapere che sono i non residenti che lo fanno? Se lo sa, magari grazie a controlli che hanno permesso di trovare indizi all’interno di alcuni sacchetti, sono stati opportunamente sanzionati i trasgressori, così da distoglierli dal ripetere il gesto? Credo che l’area, come tante altre zone del nostro Comune, debba essere inserita nel programma di pulizia da parte degli operai. Questo luogo mi dà tanto l’idea di essere stato, come si suol dire, un po’ “dimenticato da Dio”. Probabilmente sabato 24 agosto, giorno in cui il sindaco con i suoi consiglieri si sono personalmente adoperati per pulire la pista ciclabile di Bagnolo, si sono scordati che c’era anche quest’area da pulire”.
Proprio lo scorso sabato 24 agosto, infatti, varie associazioni del paese si sono ritrovate nelle frazioni comunali per lo sfalcio delle aree verdi pubbliche. Circa trenta volontari hanno dedicato il proprio tempo libero e le loro energie a questo nobile gesto, prendendosi cura del loro territorio.
“Questa iniziativa – ha spiegato Maria Assunta Rizzo, sindaco di San Pietro di Feletto – dimostra ancora una volta che la sinergia tra le varie realtà associative comunali è un elemento imprescindibile per la cura e la valorizzazione del nostro splendido territorio Unesco. Gli elementi necessari e irrinunciabili per la buona riuscita della giornata sono stati la merenda di metà mattina e la “pastasuta de miodì”, un esperimento riuscito e da ripetere”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di San Pietro di Feletto).
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