È l’unico giorno dell’anno liturgico in cui non si celebra l’Eucarestia e si commemora la Passione e Morte di Gesù seguita dalla Via Crucis. Le campane tacciono in segno di lutto.
Il Venerdì Santo è il giorno in cui si ricordano la crocifissione e la morte di Gesù. È il secondo giorno del Triduo Pasquale. In questo giorno non si celebra l’Eucaristia. La Chiesa celebra solamente l’azione liturgica della Passione del Signore, composta dalla Liturgia della Parola, dall’Adorazione della croce e dai Riti di Comunione.
È giorno di digiuno e astinenza dalle carni. Nella mattinata del Venerdì Santo viene continuata, pur se senza solennità, l’adorazione eucaristica all’Altare della Reposizione, allestito dopo la Messa vespertina in Coena Domini del Giovedì. In molte chiese cattedrali e anche in parecchie parrocchie si celebrano comunitariamente l‘Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolge l’azione liturgica della Passione del Signore, detta In Passione Domini, che ha origini molto antiche (VII secolo), ed è presente anche nel Rito bizantino, come una delle tre tipologie di Divina Liturgia. Questa celebrazione si articola in tre parti: la Liturgia della parola con l’Adorazione della Santa Croce. La Comunione con le specie eucaristiche consacrate il Giovedì Santo.
Solitamente in ogni Parrocchia si effettua, in ore serali, la Via Crucis. Dal 1965 il Papa la vive a Roma nella suggestiva cornice del Colosseo. In diverse regioni italiane si svolgono imponenti processioni con il Crocifisso, con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, o con le statue che rappresentano le stazioni della Via Crucis. Oggi 15 aprile, alle ore 20.30, la Sacra Rappresentazione Vivente della Passione di Cristo viene riproposta a Revine, sul sagrato della chiesa parrocchiale, con la partecipazione di oltre cento figuranti (qui l’articolo).
Il Venerdì Santo le campane non suonano. Nel Rito Romano suonano per l’ultima volta la sera del Giovedì Santo e precisamente al canto del Gloria della Messa nella Cena del Signore, per poi tornare a suonare durante la Veglia Pasquale, sempre al canto del Gloria, come segno dell’annuncio della Risurrezione del Signore.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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