Oggi l’anniversario del crollo del ponte “Morandi” di Genova. Rapicavoli (Anci e Upi): “In Veneto potrebbero aprire oltre mille cantieri”

Riceviamo da Carlo Rapicavoli, direttore dell’Associazione regionale dei Comuni del Veneto (Anci) e dell’Unione delle Province del Veneto, questa nota stampa in occasione dell’anniversario del crollo del ponte “Morandi” di Genova, il viadotto autostradale lungo la A10 che alle 11.36 dello scorso 14 agosto 2018 è costato la vita a 43 persone, e pubblichiamo.

“È trascorso un anno: oggi è il giorno della memoria per ricordare le vittime. I tragici fatti di Genova hanno concretizzato, in modo drammatico, gli allarmi lanciati da anni sulla carenza di risorse e di investimenti destinati alla manutenzione delle infrastrutture.

Dal Governo, dalle forze politiche, è stato annunciato ripetutamente, nei giorni successivi alla tragedia, l’impegno di passare dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione.

Come richiesto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in due settimane, a fine agosto 2018, Comuni e Province hanno trasmesso le schede del monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere di propria competenza, con l’individuazione degli interventi ritenuti prioritari e il relativo importo stimato.

La Provincia di Treviso, con nota del 30 agosto 2018, ha trasmesso la propria scheda, successivamente integrata con le richieste relative al monitoraggio dei circa 300 ponti di competenza.

Così hanno fatto tutte le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia (qui le schede dell’Upi) e i Comuni del Veneto (qui le schede dell’Anci).

Il ministro Toninelli, a un mese dalla tragedia, annunciava la nascita d’una task force mai vista fino ad oggi per monitorare le infrastrutture nazionali e verificarne lo stato di salute.

Come documentato dall’Upi, con risorse mirate e procedure semplificate sarebbe possibile per le Province aprire oltre mille cantieri su tutto il territorio già nel 2019, dando così una forte spinta all’economia locale e avviando l’opera di sistemazione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico che è ormai ineludibile.

Se davvero si vuole che la commemorazione di questo giorno drammatico non resti un triste rituale, come molti altri nel nostro Paese, occorre intervenire presto, con atti concreti.

Gli enti locali, lo hanno sempre dimostrato, per la responsabilità diretta a loro assegnata, sono pronti a fare la loro parte.

Carlo Rapicavoli
Direttore Anci Veneto e Upi Veneto

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