Delitto di Rolle, l’ex datore di lavoro dell’uomo arrestato: persona riservata e timida

Non si sono ancora abbassati i riflettori sull’omicidio di Rolle che ha visto come vittime Loris Nicolai e la moglie Annamaria Niola. I coniugi 70enni sono stati ritrovati dalla figlia lo scorso giovedì 1 marzo alle ore 14.30 nella casa di via Marzolle a Rolle (nella foto).

Un delitto che ha scosso molto l’opinione pubblica non solo locale, ma anche nazionale per la presenza di numerose ferite da taglio sui corpi degli anziani. Ieri c’è stata la svolta con il fermo di Sergio Papa, presunto colpevole dell’assassinio, una colpevolezza che non è ancora stata ufficializzata, ma tanto è lo stupore e lo sgomento di fronte all’uscita di questo nome.

Uno sgomento dimostrato anche dall’ex datore di lavoro di Papa, l’impresario edile Simone Marcon di San Pietro di Feletto: “Sergio ha lavorato per me tre mesi, fino allo scorso dicembre”.

“Non ci credo ancora – ha spiegato Marcon – e anche mia moglie non riesce a credere a tutto questo. Siamo stupiti perché era talmente riservato, timido, dolce che mai avremmo pensato alla possibilità di un gesto così. Non si è mai azzardato neppure ad alzare la voce. So che in passato aveva avuto dei problemi con la droga, ma un ladro come dicono, questo no: pensi che quando si rompevano i guanti da lavoro mi chiedeva se poteva prenderne di nuovi, quando erano a disposizione e avrebbe tranquillamente potuto cambiarli senza dover ogni volta domandare il permesso”.

“Inoltre – ha aggiunto l’impresario – da casa mia non è mai mancato o sparito nulla. Era un tipo riservato, che non girava molto perché stava bene a casa sua. Da quanto ne so io abitava a Refrontolo con la sua famiglia. Io ancora non ci credo nella possibilità che sia implicato”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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