Gli effetti dei rincari di energia, materie prime e i ritardi negli approvvigionamenti mettono a rischio investimenti, esecuzione e prosecuzione dei cantieri nell’ambito del PNRR e nel rispetto delle tempistiche fissate dallo stesso: sono questi i nodi portati sul tavolo dell’assemblea di Upi Veneto, organizzata ieri lunedì nella sala Consiglio della Provincia di Treviso.
Hanno preso parte alla discussione le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, la Regione Veneto, Anci Veneto, Assindustria Venetocentro, Confartigianato Veneto e Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Casartigiani Veneto, Ance Veneto e Ance Treviso, Cna Veneto, Israa, Confapi, Ascom Confcommercio Veneto, Confesercenti Treviso, Cisl Veneto e Cisl Treviso-Belluno, Uil Treviso e Cgil Veneto e Treviso.
Ad dare il via all’assemblea, l’intervento del presidente di Upi Veneto e della Provincia di Treviso Stefano Marcon, a cui sono seguiti quelli dei rappresentati istituzionali delle Province venete: Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, Graziano Azzalin, vicepresidente della Provincia di Rovigo, Daniele Canella, vicepresidente della Provincia di Padova, Angela Fioretta, capo di gabinetto della Provincia di Verona, Maria Cristina Franco, vicepresidente della Provincia di Vicenza, Matteo Todesco, dirigente della Città Metropolitana di Venezia. A chiudere il primo giro di interventi è stato l’assessore regionale Federico Caner, mentre a integrare la seconda tranche del dibattito è stato il presidente di Anci Veneto e sindaco del Comune di Treviso Mario Conte. A partecipare all’assemblea anche i parlamentari veneti Sonia Fregolent, Ingrid Bisa e Giuseppe Paolin.
Per le categorie sono intervenuti Mauro Visentin della Cgil Veneto e Treviso, Paola Carron di Assindustria VenetoCentro e Ance Treviso, Cinzia Bonan di Cisl Veneto, Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Dania Sartorato, presidente di Ascom Treviso.
Il contesto socio-economico di oggi, segnato ancora profondamente dalla pandemia e influenzato dalla guerra in Ucraina a livello internazionale, determina una situazione di crisi che potrebbe portare al blocco dell’edilizia pubblica e dei progetti da finanziare con il PNRR, nonché all’aumento medio di oltre il 20% dei costi, e al conseguente rischio dei posti di lavoro. Questo il tema alla base dell’assemblea che le istituzioni vorranno poi sottoporre al Governo per risolvere questi punti critici, tra la revisione del PNRR, la possibilità di sottoscrivere alternative valide per far fronte ai rincari e l’appalto dei servizi. Sul tavolo, anche l’elenco degli interventi urgenti da attuare per consentire a Comuni, Province e Città Metropolitane di rispondere nell’immediato alle criticità nei cantieri in corso e nell’espletamento delle gare, per evitare la sospensione dei lavori, la ripercussione sui bilanci degli Enti e il futuro delle comunità.
All’assemblea è stato dunque presentato un documento redatto dall’Upi Veneto e posto ora alla condivisione di tutte le parti in causa, un insieme di proposte da inviare al Governo per poter far fronte all’emergenza.
“L’assemblea di oggi è stata apri fila di un dibattito proficuo attorno alle gravi problematiche che ruotano attorno ai cantieri – evidenzia Marcon – e servirà a mettere insieme, oltre alle proposte che abbiamo già elaborato come Upi Veneto, tutte le altre idee e possibili soluzioni da porre all’attenzione del Governo per attuare misure tempestive ed evitare il blocco dell’edilizia, nonché tutte le tragiche conseguenze che questo comporterebbe. Con tutti i rappresentanti istituzionali, le associazioni di categoria e i sindacati, ci siamo dati appuntamento la prossima settimana per fare il punto sulle proposte raccolte in modo da poter così condividere un documento unico da inviare al Governo”.
(Fonte e foto: Provincia di Treviso).
#Qdpnews.it