• Il settore dei surgelati continua a presentare in Italia interessanti margini di crescita: nel 2018, sono oltre 25 milioni le nostre famiglie che hanno consumato frozen food (circa il 95, 5% del totale). La tendenza in positivo è confermata anche dall’analisi di un particolare segmento del comparto: il porta a porta, che riflette il nuovo e ormai consolidato stile di vita del consumatore, alla ricerca di: massimo servizio, contatto diretto con il venditore, ampia scelta di prodotti.
• Sono sempre i vegetali a confermarsi in testa ai consumi dell’intero comparto (47,5% del totale), raggiungendo nel 2018 quota 398.310 tonnellate. Sebbene, in valori assoluti, si segnali una flessione del -1% rispetto al 2017 (che ha toccato nel retail un -2,3%, compensato poi dal +0,7% del catering), va tuttavia evidenziato l’exploit di zuppe e passati ricettati (+2,4%), a conferma della capacità del settore di soddisfare pienamente le richieste del consumatore in termini di benessere, nutrizionalità e servizio, con un’offerta che risponde anche alle più recenti tendenze/mode alimentari in voga (come vegetarianismo e veganismo).
• Performance interessanti anche per i prodotti ittici: nel 2018, ne sono state consumate 112.700 tonnellate, con una diminuzione nel retail del -1,1%, ma con un aumento nel catering del +1,5%. L’ittico si conferma dunque il secondo segmento del comparto.
• Contro ogni attesa, il 2018 segna anche una ripresa del segmento delle carni, in particolare bianche. Complessivamente, i consumi di carni rosse e bianche hanno totalizzato 27.265 tonnellate (+3,5% rispetto al 2017). L’aumento, rilevante soprattutto per le carni bianche (+4,9%), ha riguardato, per la prima volta dopo anni, anche le carni rosse (+0,5%) e ha interessato sia il retail sia il catering. Il fenomeno riflette l’andamento del mercato alimentare in generale, che anche nel comparto delle carni fresche ha segnato un lieve recupero nella dieta giornaliera degli Italiani.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli