La memoria di Iroso, ultimo mulo delle truppe alpine d’Italia, continuerà a vivere grazie alla sezione Ana di Varese.
Sabato 26 marzo i 78 gruppi delle sezione varesina hanno donato all’associazione Agres un cavallo per l’ippoterapia e in omaggio alla storia degli alpini, a questo cavallo è stato dato il nome di Iroso, il mulo alpino che nel 1993 era stato acquistato all’asta alla caserma D’Angelo di Belluno dall’alpino Toni De Luca di Cappella Maggiore.
Alla cerimonia di donazione era presente anche la sezione Ana di Vittorio Veneto con il presidente Francesco Introvigne, i vicepresidenti Roldano De Biasi e Maurizio Casetta e alcuni alpini del reparto salmerie che hanno custodito Iroso durante i suoi lunghi anni di vita (morto nel 2019 all’età di 40 anni vedi articolo).
La donazione del cavallo è stata possibile grazie alla grande solidarietà degli alpini della sezione Ana di Varese che all’iniziativa hanno dedicato il ricavato dei panettoni e pandori degli alpini.
L’associazione Agres da quarant’anni è a fianco di bambini, ragazzi e giovani adulti con varie disabilità accompagnandoli nel percorso di crescita con attività educative e di sostegno, tra queste anche l’ippoterapia, e facendo rete sul territorio e coinvolgendo circa 120 famiglie delle province di Varese, Como, Milano, Monza e Brianza.
Alla cerimonia di consegna di Iroso erano presenti, al centro ippico Garden Roses di Cislago, oltre alla delegazione vittoriese, i rappresentati di Ana Varese con il presidente Franco Montalto, i gruppi della sezione e le autorità locali.
“Abbiamo condiviso con entusiasmo la proposta della consorella sezione di Varese di chiamare Iroso il cavallo donato all’associazione Agres per l’importante attività terapeutica dell’ippoterapia – afferma la sezione Ana di Vittorio Veneto – Il presidente Francesco Introvigne, nel suo intervento di saluto, si è complimentato per l’originalissima iniziativa, atto inusuale che arricchisce l’ultracentenaria storia delle truppe alpine perpetuando il ricordo del mulo Iroso”.
(Foto sezione Ana Vittorio Veneto).
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