Si è chiusa sabato scorso 27 luglio l’edizione 2019 di “Lago Film Fest”, la fortunata rassegna che in nove giorni ha proposto più di 200 film. Il successo della manifestazione è stato decretato da un pubblico qualificato proveniente anche da fuori dei confini nazionali, con ricadute positive per tutto il settore della ricezione non solo a Revine Lago, ma in tutta la Vallata e nel Vittoriese.
Ricordiamo che “Il Lago Film Fest” è stato organizzato dalla Pro loco di Revine Lago con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e del Comune di Revine Lago. Tutti di qualità i corti in concorso all’interno delle diverse categorie, internazionale, nazionale, nuovi segni, Veneto, Unicef teens e kids e il progetto effetto farfalla, in collaborazione con l’associazione Il mondo di Tommaso, quest’anno dedicato al tema del coraggio e le numerose proiezioni extra concorso.
Numerose anche le proiezioni speciali e i focus tematici, a partire dal film-evento La Flor di Mariano Llinás, presentato in una secret location; il focus della giuria internazionale e quello dedicato alla talentuosa animatrice torinese Marta Gennari; i film provenienti dal Kaohsiung film festival, uno dei più importanti festival di Taiwan.
Sono stati tre i focus tematici dedicati alle altre culture: female visions: women filmmakers from the middle east and North Africa, rassegna dedicata a filmmakers donne dal Medio Oriente e Nord Africa; Habibi: an Arab kind of Love, focus sul cinema arabo contemporaneo; I Love you – Frammenti d’amore dalla Jugosfera.
Largo spazio è stato dedicato anche alle sperimentazioni cinematografiche e alla videoarte contemporanee e novecentesche: Spiral Jetty l’evento tributo all’attività cinematografica indipendente di Robert Smithson; la Retrospettiva Flatform: tempo e spazio, il focus speciale dedicato al collettivo artistico Flatform; i videoclip a cura del Festival Ce l’ho corto video killed the radio star; i tre corti del focus supernature, progetto in collaborazione con il Concorto Film Festival.
Si continua con i lavori di videoarte degli emergenti italiani finalisti del Premio Fabbri, rassegna curata da Carlo Sala; il documentario fuori concorso my home, in Libya di Martina Melilli, filmmaker e artista visiva; four journeys into mystic time, dance film della danzatrice Shirley, una delle esponenti più importanti del New American Cinema Group.
Più di 140 gli ospiti invitati a questa edizione contati tra i membri delle giurie internazionale, Veneto, L.o.s.t. e i danzatori che all’interno della sezione Lago Dance Fest hanno creato dei progetti site specific per la località di Revine Lago.
Molti gli incontri riservati agli addetti ai lavori, come i Barefoot Industry Days, le masterclass di sceneggiatura e montaggio e i workshop con i professionisti del suono. Un programma ricco e di qualità che alla fine ha soddisfatto proprio tutti.
(Fonte: Giancarlo de Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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