La solennità fa memoria dell’annuncio a Maria da parte dell’angelo del Signore: “Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo”, e Maria rispondendo disse: “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”. E così, compiutasi la pienezza dei tempi, colui che era prima dei secoli, l’Unigenito Figlio di Dio, per noi uomini e per la nostra salvezza si incarnò nel seno di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo e si è fatto uomo.
L’Annunciazione inaugura l’evento in cui il figlio di Dio si fa carne per consumare il suo sacrificio di redenzione in obbedienza al Padre e per essere il primo dei risorti. La Chiesa, come Maria, si associa all’obbedienza del Cristo, vivendo sacramentalmente nella fede il significato pasquale della annunciazione.
Maria è la figlia di Sion che, a coronamento della lunga attesa, accoglie con il suo “Fiat” e concepisce per opera dello Spirito Santo il Salvatore. In lei, Vergine e Madre, il popolo della promessa diventa il nuovo Israele, Chiesa di Cristo. I nove mesi tra la concezione e la nascita del Salvatore spiegano la data odierna rispetto alla solennità del Natale (25 dicembre). Calcoli eruditi e considerazioni mistiche fissavano ugualmente al 25 marzo l’evento della prima creazione e della rinnovazione del mondo nella Pasqua.
Una tradizione antichissima identifica la casa di Maria, in cui avvenne l’Annunciazione, con la grotta che oggi si trova nella cripta della Basilica dell’Annunciazione a Nazareth. La casa era costituita da una parte scavata nella roccia (la grotta) e una parte costruita in muratura. Quest’ultima rimase a Nazareth fino alla fine del XIII secolo, quindi venne trasferita prima a Tersatto (Trsat, Croazia) e dopo a Loreto, nelle Marche, in quanto la rioccupazione della Terra Santa da parte dei musulmani faceva temere per la sua conservazione.
Secondo la tradizione, essa fu miracolosamente portata in volo da alcuni angeli, e per questa ragione la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori. Dai documenti dell’epoca risulta che in realtà il trasporto, avvenuto per nave tra il 1291 e il 1294, fu opera della famiglia Angeli Comneno, un ramo della famiglia imperiale bizantina. La Santa Casa, come essa è chiamata, si trova tuttora all’interno della Basilica di Loreto ed è continuamente visitata da un gran numero di pellegrini.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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