Erano davvero tanti questo pomeriggio alla cerimonia di tumulazione delle ceneri dell’ultimo mulo con le stellette matricola 212, Iroso. Tutti i sindaci del comprensorio coperto dalla sezione Ana, con la presenza dell’onorevole Angela Colmellere, l’europarlamentare Gianantonio Da Re, il consigliere regionale Federico Caner, autorità miitari, civili e religiose, come nelle mmigliori tradizioni delle cerimonie a ricordo di qualcuno.
E poi associazioni d’arma cittadine, e centinaia di alpini provenienti da tutta la provincia, mentre il coro Ana di Oderzo ha concluso la cerimonia con la canzone “Generale Iroso”.
Il momento clou dopo la presentazione, il ricordo del mulo alpino, considerato a tutti gli effetti un alpino, il racconto di alcuni aneddoti, è stata la deposizione del contenitore in ferro contenente parte delle ceneri di Iroso ai piedi del monumento. E’ stato ufficialmente – come ricordato – l’ultimo mulo con le stellette e non poteva essere dimenticato nel nulla. Si è voluto ricordare in modo particolare.
Ora sul monumento una targhetta indicherà che con gli alpini anche i muli hanno condiviso momenti importanti del servizio militare prestato in guerra e pace. Toccante la poesia che Iroso, grazie alla penna di Graziano De Biasi ha dedicato idealmente agli sconci in occasione dei 40 anni: “Non sarò mai solo, la notte mi avvolge, il silenzio ritorna, la stalla è vuota ma sento vivo il calore dei miei amici alpini”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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