Zaia sulla fine dello stato d’emergenza (e delle restrizioni): “Il 31 marzo passeremo dalla responsabilità collettiva a quella individuale”

“La domanda è: cosa succederà dopo il 31 marzo?” si è chiesto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, parlando di Covid nella conferenza stampa di oggi martedì 15 marzo a Palazzo Balbi a Venezia, per poi fornire la sua risposta ai cronisti presenti: “Si presume che lo stato d’emergenza finirà e, con questo, termineranno anche le restrizioni: dal punto di vista sociologico e filosofico penso sia giunto il momento. La pandemia è diventata un concetto culturalmente endemico: ora che la responsabilità collettiva viene sospesa, però, è il momento della responsabilità individuale. Spero che i veneti abbiano capito che il “modello giapponese” di tenere la mascherina in metropolitana, o di tenerla in auto quando si ha il raffreddore e di toglierla al parco, all’aria aperta, può essere d’aiuto”.

Prima di questo aspetto, come da abitudine, il presidente ha mostrato in diretta i numeri della pandemia, evidenziando in particolare che la curva dei contagi ha avuto una discesa, una fase di stabilizzazione e un’ulteriore fase di discesa. I decessi stanno per toccare la soglia dei 14mila ma la Regione Veneto avrebbe avuto, secondo uno studio scientifico internazionale che verrà pubblicato a breve, un numero di morti inferiore al resto delle altre regioni che vengono considerate maggiormente colpite non solo in Italia ma nel mondo.

L’incidenza di positività sui tamponi eseguiti è dell’8,38% e i pazienti Covid in terapia intensiva attualmente sono 61, con una maggioranza di non vaccinati (nei periodi critici del 2021 furono più di 500). Sono state curate e dimesse 31.178 persone. I positivi nell’arco delle scorse ventiquattro ore sono stati 7.313.

Per quanto riguarda l’arrivo dei rifugiati, la preoccupazione della Regione Veneto sul fronte Covid riguarda l’individuazione di eventuali varianti che potrebbero “rimescolare le carte” della situazione pandemica attuale: come ha spiegato il presidente Zaia, oltre al tampone a cui vengono sottoposti all’ingresso in Veneto, ai rifugiati viene proposto il ciclo completo del vaccino, oppure il richiamo per lo Sputnik.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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