Zaia: allo studio un Hub per l’accoglienza dei profughi ucraini in Veneto. Deroga di 5 giorni al super Green per raggiungere i parenti o un alloggio

Nella conferenza stampa di oggi lunedì il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è tornato sulla tema della guerra in Ucraina.

Sta diventando una guerra, sulla pelle delle persone, dei nervi e anche delle provocazioni – ha dichiarato Zaia – io penso che sia fondamentale che il mondo ritrovi la pace e spero vivamente che i grandi del mondo prendano in mano questa partita e parlino con le parti per trovare un accordo. Sicuramente i principi da difendere sono moltissimi da parte degli ucraini, però è altrettanto vero che la pace è quella che tutti quanti noi auspichiamo”.

“Questa mattina ho fatto la prima riunione dell’Unità di crisi alla luce del fatto che sono commissario – continua – Ho fatto la mia prima ordinanza nominando il mio vice, il dottor Nicola Dall’Acqua, coordinatore del tavolo dei soggetti attuatori. Ho nominato la dottoressa Russo per la sanità, il dottor Tomiato per l’Arpav e l’ingegner Soppelsa”.

È stata regolamentata la fase di ingresso dei profughi ucraini in Veneto: quando arrivano queste persone la Regione verifica lo stato di salute (viene fatto il tampone), viene garantito l’accesso alle vaccinazioni oltre alla possibilità di spostarsi grazie ad una deroga al super Green pass per 5 giorni per poter raggiungere i parenti o un alloggio (tutto previo tampone).

Un migliaio di profughi sono già entrati in Veneto e la Protezione civile nazionale preannuncia un flusso importante: da 700 mila ad un milione di profughi (50 mila potrebbero essere destinati al Veneto).

“Siamo molto preoccupati di questo aspetto – ha aggiunto il presidente del Veneto – Ringrazio tutti i cittadini, sono ormai un migliaio le offerte tramite il numero verde della Protezione civile, che si sono messi a disposizione per ospitare queste persone. C’è anche chi vive nelle case popolari e si dichiara disponibile ad accogliere. Abbiamo in arrivo un pullman di 40 persone delle quali 15 sono disabili: verranno inseriti in una struttura di Noale. Una tragedia che ci rende molto partecipi: i veneti hanno già versato 143.860,28 euro sul conto corrente della Regione per aiutare gli ucraini”.

Il Veneto sta ragionando per realizzare un hub dove si potranno fare i tamponi e avere le prime informazioni sanitarie per chi arriva dall’Ucraina in guerra.

Rispetto all’emergenza Covid in Veneto, invece, l’incidenza dei positivi su 100 mila abitanti a settimana è 495, l’Rt è 0,80, il tasso di occupazione delle terapie intensive è 3,7% mentre nell’area medica è 8,2% (l’89,4% dei veneti si è vaccinato contro il Covid).

Questi i dati di oggi, lunedì 7 marzo 2022, sull’emergenza Coronavirus in Veneto: 9.370.385 tamponi molecolari in totale, 18.862.455 test rapidi in totale, 15.575 tamponi nelle ultime 24 ore, 1.567 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 1.353.637 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 49.134 positivi in questo momento, 989 pazienti ricoverati in totale per Covid (9 in più nelle ultime 24 ore) di cui 82 pazienti in terapia intensiva Covid (3 in meno nelle ultime 24 ore) e 907 in area non critica (12 in più nelle ultime 24 ore), 311 pazienti non Covid in terapia intensiva, 13.907 morti in totale (7 morti in più di ieri) e 30.795 pazienti dimessi dagli ospedali.

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è del 10%; nelle ultime 24 ore sono state fatte 1.998 vaccinazioni contro il Covid (1.339 dosi booster e 121 prime dosi).

“Bisogna fare attenzione – afferma Zaia – L’utilizzo della mascherina quando ci sono assembramenti, anche se siamo in zona bianca, piuttosto che l’igiene delle mani sono la condizione sine qua non per mettersi un minimo in protezione. Ci ritroviamo con pazienti in terapia intensiva che non sono pazienti Covid ma che risultano essere positivi al momento del ricovero (Covid per caso). Una remissione totale dell’infezione credo che non ci sarà nel breve periodo e comunque arriveremo a un plateau di pazienti che considereremo fisiologici”.

Tutte le curve del Covid negli ospedali del Veneto si sono stabilizzate: il numero dei ricoveri si compensa con le dimissioni.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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