Conegliano, polemica sul parcheggio San Marco. Il consigliere di minoranza Bortoluzzi: "Libero, incontrollato e incustodito"

A sollevare il velo sullo stato del parcheggio San Marco (nella foto) è il Partito democratico, nella figura di Alessandro Bortoluzzi – capogruppo in Comune a Conegliano – il quale ha denunciato – anche sul web – lo stato in cui verte l’area, situata a fianco dell’ospedale cittadino.

Casse automatiche per il pagamento ora spente, ascensore non funzionante, sbarre di accesso rimosse, sistemi elettronici di controllo degli accessi disattivati e inservibili: questo lo scenario posto in luce da Bortoluzzi, il quale si è recato a fare un sopralluogo nella mattinata di ieri, mercoledì 26 giugno.

Oltre a ciò, il consigliere ha denunciato la presenza di un’auto abbandonata lì e priva di un’assicurazione, oltre all’abbandono dei locali soprastanti di proprietà dell’Ulss2.

“Una terra di nessuno – l’ha definita il capogruppo del Pd – lasciata così da anni, anni in cui il Comune avrebbe potuto incassare dei soldi”. “Il parcheggio non è utilizzato a dovere – ha spiegato Bortoluzzi – ed è il risultato di una serie di investimenti fatti congiuntamente dalla Conegliano Servizi e Ulss2 senza avere un ritorno: consideriamo che si tratta di una somma che si aggirerebbe attorno al milione di euro”.

“Anche il piazzale esterno, qualche volta utilizzato dall’associazione Dama Castellana, avrebbe potuto essere d’uso per eventi, manifestazioni e mercatini. – ha rincarato il consigliere – Tutto ciò è davvero un peccato, grida vendetta e dimostra una miopia di fronte a quelle che potrebbero essere le potenzialità della zona”.

Un’area, pertanto, alla mercé di tutti – stando alle parole del capogruppo del Pd – anche di chi abbandona la propria auto dismessa e priva di assicurazione. “Una volta rinvenuto il veicolo – ha proseguito Bortoluzzi – sono andato a controllare se fosse coperto da una polizza assicurativa: non risultava essercene alcuna. Quindi ho avvisato il comandante della Polizia locale a proposito del ritrovamento”.

“Questo dimostra come in luoghi non gestiti bene sia facile abbandonare le cose“, ha concluso Alessandro Bortoluzzi.