Una coppia romana: “Da 6 anni aspettiamo di poter adottare due gemellini russi. La storia di Ruslan e della sua famiglia pievigina una luce per noi”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera proveniente da Maccarese (Roma), che riprende la vicenda della coppia pievigina che da poco ha adottato Ruslan, un bambino russo (vedi articolo), dopo molte peripezie burocratiche. Di seguito l’esperienza di S. T., la cui famiglia ha origini coneglianesi.

“Scrivo per congratularmi dell’articolo di Andrea Berton riguardo l’adozione del bambino russo da parte della coppia di Pieve di Soligo. Io abito a Maccarese, vicino Roma, i miei nonni sono venuti da Annone Veneto e Conegliano per la bonifica dei territori paludosi. Il racconto mi ha particolarmente toccato in quanto con mio marito dal 2016, quindi 6 anni al prossimo ottobre, siamo in attesa di concludere l’iter adottivo di due gemelli dalla Siberia.

Li abbiamo conosciuti ad agosto 2021, l’abbinamento ad ottobre 2019, i documenti per l’udienza inviati a metà ottobre.

Ogni giorno da fine novembre attendevamo la data dell’udienza in Federazione Russa. Il tempo è trascorso sino a vedere l’ingresso dei mezzi militari in Ucraina, tralascio il nostro dolore.

Un bambino si chiama Ruslan (come il bambino adottato) e questo mi ha scatenato una tale emozione da spingermi a scrivervi. Vorrei congratularmi, stringere con un abbraccio pieno di amore e lacrime i due genitori Laura e Gianluca perché io so cosa hanno provato.

I sentimenti sono intensi, durante l’iter adottivo scuotono l’anima, a tratti prevale l’amore, a tratti si insinuano anche la la paura e l’impotenza.

L’attesa snervante delle telefonate da parte dell’ente è indescrivibile, si vive una vita sospesa. Abbiamo vissuto la pandemia, io sulla mia pelle perché sono un’infermiera e mio marito un pilota di linea rimasto a terra per la scarsità del flusso dei passeggeri.

Siamo andati avanti, la cosidetta resilienza non ci ha fatto cadere nello sconforto sino al 24 febbraio. Ma torniamo a Laura, Ruslan e Gianluca, loro hanno vinto su tutto!

È come se un po’ li conoscessi in quanto per anni abbiamo fatto le stesse scelte e provato gli stessi sentimenti, le date più o meno coincidono.

Mi piacerebbe fargli arrivare tutto il mio affetto, ammirazione per la tenacia e la forza dell’amore per il piccolo Ruslan. La loro storia è una luce per noi. Vorrei augurargli assieme a mio marito tutto il bene possibile”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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