Forte sgomento al Judo Vittorio Veneto per quanto sta accadendo in Ucraina e agli atleti che per anni sono arrivati in Italia a combattere sul tatami per il più importante trofeo nazionale di judo.
Saltarono per la crisi di Crimea nel 2014, ma poi proprio gli ucraini tornarono con maggior entusiasmo e forza negli anni successivi e diventarono un punto fisso dell’evento: addirittura nell’edizione del Trofeo Internazionale di Judo organizzato dal Judo Vittorio Veneto alla Zoppas Arena tra gli oltre duemila atleti provenienti da tutta Europa, ben cinque squadre arrivarono proprio dall’Ucraina, con una traversata di mezza Europa in pullman.
Ora la tragedia che ha colpito di nuovo il paese si abbatte anche virtualmente e non solo sul messaggio di forza dello sport per la pace che poteva esprimere un evento come il Trofeo Internazionale.
E infatti proprio dal Judo Vittorio Veneto per bocca del presidente e maestro Giampietro Vascellari arriva un particolare messaggio di vicinanza alla tragicità della situazione degli amici ucraini. Non solo: la società con le centinaia di effettivi iscritti, ha infatti aderito finora, e continuerà a farlo, ad ogni iniziativa di raccolta materiale, collaborando per ospitare e dare una mano ai tanti profughi che già stanno arrivando nella zona.
“Caro Andriy, -ha scritto in rete il maestro Vascellari rivolgendosi al coordinatore delle squadre ucraine – in questi giorni di tragedia vi abbiamo pensato molto, standovi vicini in ogni modo possibile. Mentre in questi giorni accarezzavo i piccoli bambini ucraini arrivati davanti al Palasport Zoppas Arena di Conegliano mi è venuta in mente l’ultima volta che ci siamo visti nel 2020, in occasione della precipitosa chiusura del 33mo Torneo Internazionale Judo Vittorio Veneto per l’arrivo di uno sconosciuto e già pericoloso virus che da due anni stiamo ancora combattendo. Non stiamo quindi vivendo in un periodo tranquillo, ma ciò che state subendo in questi giorni non ha paragoni, essendo un vero e proprio dramma oltretutto ingiustificabile. Ti saluto quindi con grande affetto, assieme a tutto il Judo Vittorio Veneto e se posso permettermi anche a nome dei tanti judoka italiani, tutti vicini voi in un momento così terribile“.
In effetti il Trofeo internazionale nel 2020 fu la prima manifestazione sportiva in Italia interrotta nel bel mezzo della competizione, con comprensibile il disagio di chi si era fatto migliaia di chilometri per poi dover rientrare a casa, com’è successo per i due pullman di Ucraini costretti a rientrare a Kiev in tutta fretta prima di venire bloccati per quarantene varie.
(Foto: Judo Vittorio Veneto).
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