Si tuffano nel Piave, due sorelle rischiano di annegare a Pederobba. Il sindaco: “Fate attenzione, non è una piscina”

Dopo il recente episodio avvenuto lo scorso martedì 18 giugno 2019, in cui due sorelle di Cavaso del Tomba hanno rischiato di annegare sul Piave, ritorna d’attualità il dibattito sui pericoli che si corrono quando ci si approccia a “vivere” il fiume con imprudenza.

Sono frequenti, infatti, i mulinelli e le situazioni in cui la corrente del fiume, da un momento all’altro, diventa impetuosa, con il rischio di trascinare con sé persone, animali e cose.

Ogni anno, purtroppo, nei tratti del fiume Piave che vanno da Segusino a Ponte della Priula, ma anche in altre zone, si verificano sempre diversi casi di rischio annegamento che, a volte, si tramutano in vere e proprie tragedie.

Proprio per questo, dopo l’eroico salvataggio posto in essere dai Carabinieri di Pederobba nella giornata di martedì, il sindaco di Pederobba, Marco Turato, ha voluto ribadire per l’ennesima volta di prestare più attenzione quando si decide di avvicinarsi al fiume Piave o ad altri corsi d’acqua.

“Fin da ragazzino – ha spiegato il primo cittadino di Pederobba – andavo al Piave ogni giorno d’estate con gli amici e ho imparato una cosa: bisogna essere sicuri di dove si poggiano i piedi quando si entra in acqua, perché l’occhio non si accorge della corrente e l’acqua ti può trascinare in profondità improvvise dove, magari, ci sono dei vortici che ti impediscono di risalire in superficie“.

“Per questo – ha concluso il sindaco Marco Turato – rinnovo il consiglio di prestare molta attenzione quando si va al Piave. Mi rivolgo specialmente a chi non conosce il Piave e ai bambini. In questi giorni, l’acqua del fiume è splendida e invita a fare un tuffo. In ogni caso, anche quando sembra tutto tranquillo, mai dare nulla per scontato, anche se si è capaci di nuotare. Il Piave, lo ricordo sempre, non è come una piscina”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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