Se n’è andato all’età di 95 anni Dino Bianco (nella foto), conosciutissimo a Refrontolo per essere stato un membro storico del gruppo locale degli alpini.
Una testimonianza storica che se ne va, dato che Bianco era un reduce di guerra: dai 18 fino ai 20 anni era stato imprigionato nei lager nazisti e ogni mattina, per due anni, era stato costretto a recarsi in una fabbrica per lavorare insieme ai compagni, sotto il controllo serrato dei tedeschi.
Anche la sezione di Conegliano degli alpini ha voluto rendere omaggio pubblicamente a un profilo d’uomo che era stato capace di salvarsi dalla tragedia della prigionia, per poi costruirsi una famiglia nella sua amata Refrontolo.
“Una volta ritornato dal lager – ha raccontato la figlia Bruna – si è dedicato all’agricoltura, creandosi una famiglia con due figli, uno dei quali scomparso in giovane età. Ha sempre vissuto nella sua casa, dove ha trascorso anche gli ultimi giorni di vita, circondato da tanti amici e conoscenti”.
“Ogni giorno ripercorreva con i suoi racconti gli anni della guerra – ha aggiunto la figlia di Dino Bianco – e tutte le mattine riviveva quanto avvenuto: era sicuramente un ricordo sofferto ma, allo stesso tempo, era evidente il suo orgoglio per essere riuscito a salvarsi e a fare ritorno a casa”.
Dino Bianco lascia la figlia Bruna con Gabriele, i nipoti Denis ed Erika con le loro famiglie, i pronipoti, i cognati e i parenti. Nella serata di oggi, giovedì 13 giugno, alle ore 19.30 verrà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di Refrontolo, mentre domani, venerdì 14 giugno alle 16, nella stessa chiesa sarà celebrato il funerale, a cui parteciperanno tutti gli alpini del paese per rendere omaggio alla scomparsa del loro socio.
Subito dopo si svolgerà il rito della cremazione. La famiglia non chiede fiori, ma opere di bene.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: www.lememorie.it).
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