A quarantott’ore dal ritrovamento del cadavere dei coniugi Loris Nicolasi ed Anna Maria, uccisi brutalmente nella loro casa di via Marzolle, a Rolle di Cison di Valmarino, le indagini proseguono senza sosta. Sul luogo del delitto sono attesi anche i Carabinieri del Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma, alla ricerca di indizi che possano condurre al colpevole o ai colpevoli.
Il sindaco Cristina Pin, tra i primi giovedì scorso a giungere in via Marzolle, ci tiene a disinnescare ogni motivo di allarmismo ed eventuali idee di giustizialismo che possono affiorare in casi come questo: “Nessun paragone con Gorgo al Monticano o con altre situazioni a cui in questi giorni Rolle è stato accostato. Ho massima fiducia negli inquirenti e spero che a breve possano arrivare notizie positive sulle indagini”.
Pin prosegue: “Nessuna caccia al mostro, non serve a nulla”. Chiaro l’intento del primo cittadino di voler proteggere i suoi paesani da speculazioni e scenari da Far West. “Rolle è da anni un borgo Fai e deve continuare a rimanere un luogo ideale in cui vivere”, prosegue il sindaco.
In paese intanto lo sgomento è palpabile. Per i vicini i coniugi Nicolasi erano persone gentili e discrete. “Negli anni li ho visti poche volte sia in ristorante che alle feste paesane”, ricorda il ristoratore Lino Brun. Il parroco don Gianpietro Zago, amico delle vittime, preferisce rimanere in religioso silenzio. Rolle è un paese addolorato e ferito, che comunque vuole continuare a guardare avanti.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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