I sindaci di Gaiarine Diego Zanchetta e di Fontanelle Ezio Dan, nei giorni scorsi, hanno consegnato ai famigliari di Bernardo Fossaluzza, i fratelli Giovanni e Pietro Pessotto di Gaiarine e di Emilio Altinier di Fontanelle (quattro internati nei campi di concentramento nazisti) le medaglie d’onore.
Uno di questi, Bernardo Fossaluzza classe 1910 di Francenigo, militare in Grecia e poi internato in Germania, nel suo quaderno scritto a mano con la matita ha raccontato la dura vita della sua prigionia.
L’11 settembre 1943, fatto prigioniero dai Tedeschi in Grecia, così scrive “… fatti salire nei vagoni bestiame oltre 60 soldati, così da dover stare in piedi per tutto il viaggio che durò 13 giorni … i Tedeschi ci diedero solo 3 volte da mangiare e alcuni di noi dovettero morire di fame … il 24 settembre arrivo al campo di Wietzendorf … il mio numero di prigioniero era Lager XB 173789 … poi ci portarono in un nuovo campo a Peine vicino ad Hannover e fui destinato a lavorare in una fonderia, allo scarico vagoni dove ci facevano lavorare 18 su 24 e nessuno poteva protestare … tutti ci chiamavano traditori seguaci di Badoglio”.
La vita nel campo e il lavoro erano massacranti: “A marzo 1944 mi venne il congelamento ai piedi … tutte le mattine si doveva fare 5 km a piedi, … una sera al rientro caddi a terra sfinito e dalla disperazione dissi per tedesco alla guardia sparami un colpo di rivoltella così ho finito di soffrire per sempre, lui mi prese per un braccio dicendomi di camminare adagio … il giorno dopo mi cambiò posto di lavoro …”.
Aprile 1945 “… il mattino del 10 aprile alle ore 10 finalmente vedemmo arrivare i primi carri armati americani … quel giorno ognuno di noi sembrava pazzo dalla gioia …”.
Agosto 1945 “… il giorno 2 agosto venne l’ordine di partenza per l’Italia … il giorno 8 agosto si arriva al campo di smistamento di Pescantina-Verona e in giornata per mezzo di un camion della commissione Pontificia Diocesi di Vittorio Veneto verso sera io potei riabbracciare i miei cari. Io penso che quel giorno sia stato il più bel giorno della mia vita…”.
Il quaderno di Bernardo è fruibile su supporto informatico, così da rendere accessibile la conoscenza di questa pagina tragica di storia scritta per mano di chi la vissuta.
Le altre medaglie d’onore consegnate ai famigliari riguardano i fratelli Giovanni e Pietro Pessotto di Gaiarine. Giovanni, classe 1916, fu catturato dai Tedeschi a Sebenico (Dalmazia) l’11 settembre 1943 ed internato a Wolfsberg, Austria, nello Stalag 18 con la matricola 35557. Nel mese di maggio 1945 fece rientro a casa.
Pietro, classe 1917, fu catturato dai Tedeschi a Cannes in Francia il 9 settembre 1943 e trasferito prima a Colmar e poi a Strasburgo, quindi al lavoro nelle miniere di potassa a Bechinghen e Arnelia, infine in una fabbrica a Albrun. Il 15 aprile 1945, giorno di Pasqua, fu liberato dagli americani. Il rimpatrio avvenne il 2 agosto 1945.
Emilio Altinier, classe 1912, di Fontanelle fu catturato dai Tedeschi a Sebenico l’11 settembre 1943 ed internato a Graz in Austria. Nel mese di maggio 1945 fece rientro a casa.
“Le medaglie consegnate da me e da Stefano Marcon, presidente della Provincia, sono un
giusto riconoscimento per questi nostri tre concittadini che tanto hanno dato alla nostra comunità – afferma il sindaco Diego Zanchetta – Il loro ricordo rimarrà intatto e vivo”.
Una memoria doverosa come monito per non dimenticare guerre e atrocità vissute in passato.
(Foto e informazioni: per gentile concessione di Primo Tomasella).
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