Il Parlamento europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino, le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a. C. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare per il lavoro di squadra i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato, dei quali 7,1 miliardi di export, e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti.
“E’ stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea” come richiesto, insieme al consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, nella lettera scritta al commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, agli europarlamentari italiani e ai leader dei principali partiti politici.
Il giusto impegno dell’Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi – sottolinea la Coldiretti – in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale – precisa Coldiretti – va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tuti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino ai pasti.
L’Italia è il primo produttore ed esportatore mondiale di vino con le bottiglie Made in Italy che – sottolinea la Coldiretti – sono destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola. Il consumo pro capite in Italia – conclude – si attesta sui 33 litri all’anno con una sempre maggiore attenzione alla qualità, alla storia del vino, ai legami con i territori che spingono italiani e stranieri anche alla scoperta di cantine e aziende.
Anche Confagricoltura Treviso, con il suo presidente Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, commenta quanto accaduto a Strasburgo: «Fortunatamente il buon senso ha avuto la meglio. Sono lieto che gli appelli lanciati nelle scorse ore da associazioni di categoria e produttori siano stati ascoltati. Sconfiggere il cancro è una battaglia che ci accomuna tutti, e che va portata avanti con intelligenza e lungimiranza, senza fare semplificazioni dannose: apporre minacciosi “bollini neri” sulle bottiglie di vino, affermando che l’alcol in generale – e non il suo abuso, che condanniamo con forza – causi il cancro non sarebbe servito a niente, se non a mettere in difficoltà uno dei settori economici d’eccellenza del nostro Paese e del nostro territorio. Accogliamo quindi con grande soddisfazione la decisione presa oggi dal Parlamento Europeo in Assemblea Plenaria, che ha optato per un approccio più moderato che ci trova pienamente d’accordo. Infine, è doveroso un ringraziamento ai parlamentari italiani europei che hanno saputo recepire le preoccupazioni di un intero mondo, lavorando con convinzione agli emendamenti votati oggi in Aula».
Soddisfazione per il voto europeo è stata espressa anche dalla Giunta regionale del Veneto: “Oggi è stato scongiurato un sistema di etichettatura allarmistica e ingannevole, che avrebbe messo in forte difficoltà l’intera industria vinicola italiana. Mi auguro che, con questo voto della plenaria di Strasburgo, si metta una volta per tutte la parola “fine” al tentativo di demonizzare un prodotto. Promuoviamo un consumo responsabile, non un bollino nero per dimostrare che abbiamo a cuore la salute dei consumatori”. Questo il commento dell’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner dopo il via libera del Parlamento europeo agli emendamenti e al voto sul Piano di azione anti-cancro che respinge l’obbligo di inserire improprie avvertenze nelle etichette dei vini.
“E’ una scelta di buonsenso – continua Caner -, che ha accolto le istanze del mondo della politica e delle istituzioni che vivono nel mondo reale e che sono ben consapevoli del fatto che esiste una differenza enorme tra uso e abuso di alcol”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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