Debutta con una brochure informativa la Fondazione di partecipazione del Teatro di Montebelluna.
Nominata dall’allora vicesindaco reggente Elzo Severin a inizio 2021, la Fondazione di partecipazione è l’organismo istituzionale a cui è affidata la gestione del nuovo Teatro di Montebelluna che sorgerà nel sito dell’ex Tribunale in piazza Negrelli.
Un progetto ambizioso, avviato dalla precedente amministrazione comunale, e risultato dell’accordo tra il Comune e l’Istituto Intesa Sanpaolo che ha finanziato l’intera operazione con 5,5 milioni di euro a valere sulla formula dell’art bonus con l’obiettivo di restituire alla Città il teatro a mezzo secolo di distanza dalla chiusura del precedente.
Fin dall’esordio della progettazione, l’amministrazione comunale ha optato per una formula gestionale partecipativa attraverso una Fondazione composta da cinque consiglieri che si sono distinti con particolare successo e competenza nei settori di loro appartenenza. Sulla base delle candidature pervenute il primo cittadino ha quindi individuato quale presidente Elisabetta Maschio e quali componenti del consiglio di amministrazione Adolfo Chiaventone, Tiziano Dall’Omo, Rossella Florean e Claudio Sartorato. Il revisore dei conti è Gabriele Bellinato.
La fondazione dispone di un fondo di dotazione iniziale di 70 mila euro, di cui 35 mila vincolati come fondo di garanzia, dunque indisponibili e vincolati a garanzia dei terzi che instaurino rapporti con la Fondazione.
Commenta il sindaco Adalberto Bordin: “La Fondazione nasce con l’ambizione non solo di occuparsi della governance della nuova struttura, ma anche di creare un legame culturale fra tutti i Comuni del mandamento e l’immagine del nuovo teatro di Montebelluna, costruendo un modello gestionale di buone pratiche.
Investire tempo e risorse in cultura significa dare nuovi significati all’identità di un territorio e dei suoi Comuni, stimolando il pensiero creativo e la formazione delle persone, dai bambini agli anziani, proponendo l’innovazione e, in termini anche di richiamo turistico, accendere un vero e proprio moltiplicatore economico.
È una sfida sociale, culturale ed economica che vedrà impegnata l’amministrazione, la Fondazione e i Comuni limitrofi per offrire al comprensorio un luogo di cultura e incontro qualificato e al passo coi tempi”.
Spiega la presidente Elisabetta Maschio: “La missione della Fondazione Teatro di Montebelluna è quella di concorrere allo sviluppo sociale e culturale della comunità attraverso la formazione, la promozione e la diffusione della cultura e dell’arte. In particolare essa promuoverà la diffusione della cultura dello spettacolo dal vivo, delle arti musicali e teatrali in ogni loro forma, delle arti visive e performative in generale e della cultura artistica, storica, umanistica, sociale e scientifica, realizzando iniziative ed eventi culturali, concerti, spettacoli e rappresentazioni in genere. La Fondazione sarà chiamata inoltre a svolgere un ruolo propulsivo nel favorire la massima collaborazione tra i diversi soggetti che, nel territorio di riferimento, operano nel campo della cultura, contribuendo così a rafforzare l’identità del sistema culturale di Montebelluna”.
Prosegue l’assessore alla cultura, Elzo Severin: “Mentre procederà l’iter per la costruzione del nuovo Teatro, nel periodo che ne precede l’apertura, il Cda si occuperà della costruzione di una rete di collaborazioni con enti, associazioni, figure professionali e aziende del territorio, creando le condizioni fondamentali per l’avvio delle attività del nuovo teatro, per lavorare alla diffusione della cultura e dell’arte in città e, attraverso di essa, essere al servizio di tutti i cittadini dei Comuni compresi, progettando e realizzando da subito concerti, spettacoli e altri progetti”.
La programmazione sarà quindi ispirata alla peculiarità del territorio di riferimento: borghi e paesaggi unici, consolidate tradizioni culturali, imprenditoriali ed enogastronomiche.
Fondazione Teatro di Montebelluna intende ricercare tutte le occasioni per interagire con le amministrazioni, i soggetti culturali, economici e professionali che hanno a cuore lo sviluppo di buone pratiche per il territorio. Dialoga quindi con tutte le istituzioni che operano nella formazione e nella ricerca, in particolare con il mondo della scuola e con le università.
Tre inoltre le possibilità per partecipare alla Fondazione da subito e utilizzare gli spazi del futuro teatro a seconda del livello di coinvolgimento in veste di: Fondatore ordinario: soggetto pubblico o privato che versa un contributo annuale secondo regolamento. Partecipa al Consiglio di indirizzo. Partecipante sostenitore: soggetto pubblico o privato che versa un contributo annuale secondo regolamento. Partecipante volontario: chiunque offra un contributo libero e/o un’ offerta di beni e servizi utili alle attività della fondazione secondo regolamento.
Infine, attraverso l’Art Bonus, una misura adottata dal Governo italiano per favorire il mecenatismo a sostegno della cultura, le aziende e i privati possono sostenere economicamente dei progetti culturali ottenendo un significativo sgravio fiscale del 65%,mediante restituzione del credito d’imposta. Questo a favore di uno sviluppo integrato di economia e investimento educativo e sociale.
Conclude la presidente Maschio: “L’alto livello artistico degli eventi, la formula “a rete”, la valorizzazione del paesaggio e di spazi insoliti reinventati come suggestivi palcoscenici nonché l’attenzione all’enogastronomia, al turismo e a tutte le aziende del territorio, sono gli elementi che costituiranno la linea di azione della Fondazione fin dall’inizio del suo operato. Particolare attenzione verrà riservata alle attività per i ragazzi e alle rassegne dedicate alle famiglie per consentire l’affiliazione ai progetti della Fondazione. Sono pertanto previsti tavoli di partecipazione/sottoscrizione dei cittadini: “La comunità costruisce il Teatro, il Teatro costruisce la comunità, la predisposizione di un bando per l’ideazione del logo della Fondazione e alcuni eventi/rassegne in coprogettazione con i comuni/enti/associazioni”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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